2013: l’anno europeo dei cittadini
libertà, della democrazia e dell’uguaglianza; sullo Stato di diritto
e sulla difesa dei diritti umani, compresi quelli delle persone
appartenenti a una minoranza.
proprio il 2013 sarà l’anno dei cittadini: verrà posto l’accento
sui diritti di cui godono, nell’Unione, tutti coloro che hanno la
cittadinanza. O almeno questa è la promessa.
istituire un “anno europeo per i cittadini”? Perchè, come si
legge nei documenti ufficiali, se i cittadini sono consapevoli dei
propri diritti e li esercitano, ne beneficiano in quanto individui,
ma ne traggono vantaggio anche le società, l’economia e l’Unione
stessa.
diritti dei cittadini europei sono enunciati nella seconda parte del
Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea e sanciti nel capo V
della Carta dei diritti fondamentali dell’UE e riguardano, ad
esempio: il diritto di circolare e di soggiornare liberamente
all’interno dell’UE e il diritto di non subire discriminazioni sulla
base della nazionalità; il diritto di voto e di candidarsi – per
ogni cittadino dell’UE che risieda in un altro Paese dell’Unione –
alle elezioni comunali o del Parlamento europeo alle stesse
condizioni dei cittadini di tale Paese; diritto di presentare alla
Commissione una proposta legislativa.
anche ricordare una decisione – entrata in vigore nel 2007, ma
valida fino alla fine del 2013 – che istituisce il programma
“Diritti fondamentali e cittadinanza” nell’ambito del programma
più generale dal titolo “Diritti fondamentali e giustizia”.
programma promuove – sostenendo le azioni intraprese dalla
Commissione europea, dagli Stati membri dell’Unione europea (UE) e
dalle organizzazioni non governative – lo sviluppo di una società
europea fondata sul rispetto dei diritti fondamentali quali
riconosciuti nell’articolo 6 del trattato sull’Unione
europea, compresi i diritti derivati dalla cittadinanza dell’Unione.
fine il programma persegue i seguenti obiettivi:
- rafforzare
la società civile e incoraggiare un dialogo aperto, trasparente e
regolare con essa riguardo ai diritti fondamentali; - combattere
il razzismo, la xenofobia e l’antisemitismo; - promuovere
una migliore intesa interconfessionale e multiculturale; - promuovere
una maggiore tolleranza in tutta l’Unione europea; - migliorare
i contatti, lo scambio di informazioni e la creazione di reti tra le
autorità giudiziarie e amministrative e le professioni giuridiche; - sostenere la formazione
giudiziaria per migliorare la comprensione reciproca tra le autorità
e i professionisti in questione.
Inoltre, gli obiettivi
specifici
del programma sono:
- promuovere
i diritti fondamentali e informare i cittadini dell’Unione dei
loro diritti, compresi quelli che derivano dalla cittadinanza
dell’Unione; - incoraggiare
i cittadini dell’UE a partecipare attivamente alla vita
democratica dell’Unione; - esaminare
il rispetto dei diritti fondamentali nell’Unione europea e negli
Stati membri, nell’applicazione del diritto dell’Unione; - sostenere
le organizzazioni non governative e gli altri operatori della
società civile per rafforzare la loro capacità di partecipare
attivamente alla promozione dei diritti fondamentali, dello stato di
diritto e della democrazia; - creare strutture adeguate al
fine di promuovere il dialogo interconfessionale e multiculturale a
livello di Unione europea.
Un programma ricco di iniziative e
buoni propositi che possono fare da guida, se effettivamente
applicati, anche al resto del mondo.