Anna Politkovskaja in memoriam di Lars Norén
periferia urbana degradata e miserabile; interni fatiscenti; luoghi
di transito e di disperazione come una stazione o edifici industriali
abbandonati: questi gli spazi e le atmosfere in cui si intrecciano le
storie di perseguitati e persecutori.
crudele e violento, costringe Dunja, la sua “compagna”, a
prostituirsi e ne fa oggetto di continui soprusi; Stojico, il figlio
di lei minorenne, vittima di vessazioni da parte del padre; Elma, una
ragazzina cieca e malata; e poi ancora “il cliente”, “l’inglese”,
“il colonnello” , persone abiette o maltrattate.
di emarginazione e di violenza perpetrata nei confronti, soprattutto,
dei più deboli: donne e bambini.
che vanno a comporre l’amaro affresco dello spettacolo intitolato
Anna Politkovskaja in
memoriam,
di Lars Norèn, per la regia di Salvino Raco, in scena fino al 9
marzo 2013, alle Officine Creative Ansaldo (OCA) di Milano.
protagonisti del dramma sono quegli stessi reietti che la giornalista
russa – instancabile sostenitrice dei diritti civili – aveva più
volte difeso nella sua vita, quella stessa vita che le hanno tolto a
bruciapelo, a colpi di pistola nell’ascensore di casa sua.
regista, Savino Raco, mette in scena – in questo spettacolo di
ricerca – la miseria degli oppressi, affidandosi alla parola, ma
anche alle suggestioni dei suoni – elaborati da Nicola Tripaldi – e
delle immagini, dalla sferzante eloquenza dei video di Giulio
Dimitri. Sì, perchè i testi di Lars Norén sono conosciuti per la
loro durezza proprio per condurre lo spettatore ad una riflessione
sulla condizione dell’essere umano e delle sue azioni.
e il 9 marzo – presso le librerie “Centofiori”, “Tadino” e
“les mots” di Milano – verrà presentato il
volume Anna
Politkovskaja in memoriam,
di Lars Noren con la traduzione di Annuska Palme Sanavio.
spettacolo è, inoltre, accompagnato dalla mostra Black
Lights
di Elia Festa. Il
suggestivo progetto fotografico non si ferma alla pura documentazione
del percorso creativo della pièce, ma diventa lo strumento
attraverso il quale si amplificano le tematiche affrontate in scena .