La promozione della salute
Promozione
della salute e sicurezza dei cittadini: queste sono le azioni
prioritarie che l’Unione europea indica a livello comunitario. Ma ci
sono alcuni ostacoli: i Paesi membri, ad esempio, presentano sistemi
sanitari e sociali differenti così come è diversa l’organizzazione
ospedaliera e territoriale. Gli stili di vita delle persone, inoltre,
sono condizionati dalle differenze culturali e sono influenzati dalle
condizioni economiche, dal livello di sitruzione e dalla nazionalità.
tutto questo, la strategia proposta dall’UE si propone tre obiettivi:
la salute in un’Europa che invecchia
i cittadini dalle minacce per la salute
sistemi sanitari dinamici e le nuove tecnologie
programma prevede il finanziamento di progetti in linea con le azioni
previste e i progetti sono sottoposti ad un esame da parte della
Commissione che li andrà ad inserire nell’azione denominata “Salute
per la crescita”, azione che si svolgerà nell’arco di sei anni,
dal 2014 al 2020. Gli investimenti vanno visti nell’ottica di un
miglioramento dello stile di vita con conseguente aumento del numero
di anni di vita sana, ma anche come opportunità lavorative e di
crescita economica: l’obiettivo prioritario deve essere, infatti,
quello di eliminare le gravi disparità di accesso ai requisiti
minimi per la salute e il benessere a livello sia internazionale (fra
i diversi Paesi) sia intranazionale (fra le diverse categorie sociali
all’interno degli stessi Paesi).
promozione della salute non riguarda solo l’Unione europea, ma
riguarda anche il resto del mondo: lo scorso 19 aprile, a Pisa, si è
tenuto il meeting dal titolo: “Promozione della salute e diritti
umani” in cui sono stati ribaditi gli obiettivi elencati in
precedenza. Il meeting rientra all’interno di un percorso della
Conferenza Internazionale, che ha visto tappe anche ad Ottawa,
Adelaide, Tokio, Jakarta, Bangkok, Ginevra. Nel 1986, in particolare,
ad Ottawa, è stata redatta una Carta (Ottawa
Charter for Health Promotion)
che è diventata il documento a cui si fa riferimento ancora oggi:
uno dei concetti chiave della Carta è il concetto di “olismo”,
secondo il quale la salute non è solo una condizione fisica e non si
raggiunge solamente con prestazioni mediche, ma anche attraverso
l’intervento armonico di enti pubblici, della famiglia, dei mezzi di
comunicazione e delle organizzazioni della società civile.
partecipanti alla conferenza di Pisa, come già nella carta di
Ottawa, si sono impegnati e riconoscere che le persone rappresentano
la maggior risorsa per la salute (e ciò assume un significato
specifico in carenza di risorse economiche) sollecitando, quindi, un
impegno maggiore nel favorire lo sviluppo di competenze e abilità
come principali punti di forza dell’individuo e della collettività.