Lampedusa in Festival
manifestazione interessante vivacizza culturalmente l’estate
italiana.
tratta del LampedusainFestival che, quest’anno, è giunta alla quinta
edizione.
filmmakers che raccontano storie, incontri, flussi migratori e
culture che appartengono al bacino del Mediterraneo.
patrocinio del Comune di Lampedusa e di Linosa, il festival è stato
selezionato, nel 2012, dall’UNAR (Ufficio Nazionale
Antidiscriminazioni Razziali) come buona pratica contro il razzismo
ed è stato insignito, per due anni consecutivi, della Medaglia
d’Onore da parte del Presidente della Repubblica.
promozione dei valori dell’accoglienza e dell’incontro, della
diversità e del dialogo sono gli argomenti principali approfonditi
durante i momenti culturali che vanno ad arricchire il programma,
oltre ad un’analisi delle cause che spingono migliaia di persone a
lasciare la propria terra.
concorso cinematografico, infatti, per l’edizione di apertura
dell’estate 2013, presenta un focus dal titolo: “Migrare: le
ragioni di una scelta”. La domanda di partenza é: “Quali sono le
percezioni, diffuse in Occidente, delle condizioni di vita, delle
culture e delle situazioni politiche all’interno dei Paesi di
provenienza delle persone che migrano? L’obiettivo è quello di
tematizzare lo scarto tra le società che ricevono queste persone e
le società da cui esse provengono nell’ottica del superamento dei
pregiudizi, degli stereotipi e della retorica e per favorire lo
scambio della ricchezza culturale e la proposta di soluzioni ai
numerosi problemi di ordine pratico che i migranti si trovano a dover
affrontare una volta arrivati nei Paesi occidentali.
Settima arte, da sempre – attraverso immagini, musiche e parole –
parla un linguaggio universale, comprensibile a tutti e può, quindi,
essere uno strumento valido per osservare la realtà in maniera
critica e costruttiva; uno strumento capace di registrare tensioni e
disagi, ma anche speranze e aperture. Undici le pellicole passate
alla fase finale del concorso tra cui: “Il limite” di Rossella
Schillaci, “Vol spècial” di Fernand Melgar, “Mohamed il
pescatore” di Marco Leopardi e “ Timbro rosso” di Laura Di
Pietro (Artigiani digitali).
Festival propone, inoltre, molti appuntamenti con mostre, musica,
teatro e dibattiti. Segnaliamo, tra i tanti: la tavola rotonda “Buone
pratiche – Beni comuni: l’importanza di fare rete” a cui
parteciperanno, il 20 luglio, alcuni amministratori della Rete dei
Comuni Solidali e dell’Associazione Comuni Virtuosi; la presentazione
del libro “Le nostre braccia” di Andrea Staid; lo spettacolo
teatrale, previsto per il 22, “Bilal – Pensi di saper distinguere
il Paradiso dall’Inferno?” tratto dal romanzo-inchiesta di Fabrizio
Gatti e a cura di ConsorzioScenico; l’incontro “Amnesty
International e Lampedusa: una storia di diritti umani”; la
proiezione del film “La primavera siamo noi”. Le donne in Tunisia
dopo la rivoluzione: l’autrice, Cristina Mastrandrea, intervista
Amina Tyler, attivista del movimento FEMEN TUNISIA.
programma completo del festival: www.lampedusainfestival.com