Cosa fare per i rifugiati
l’UNHCR (The UN Refugee Agency) sono più di 4000 soltanto i siriani
che, negli ultimi mesi, sono approdati sulle coste della Sicilia e,
tra loro, 230 minori non accompagnati. Molti, adulti e bambini, sono
stati ricoverati per disidratazione.
ha rilevato un massiccio arrivo di persone anche dall’Africa
sub-sahariana, ma soprattutto dalla Siria e, in particolare, dalla
città di Damasco oppure rifugiati palestinesi nati in Siria. E si
parla di persone ancora in vita.
Hein, Direttore del CIR (Consiglio Italiano per i Rifugiati Onlus) è
preoccupato del fatto che “l’Italia non sia preparata ad affrontare
questa nuova ondata migratoria che sta portando nel nostro Paese
rifugiati a cui dobbiamo dare accoglienza e protezione. I centri di
accoglienza sono al collasso, sono molti mesi ormai che l’ingresso di
nuovi richiedenti asilo è difficoltoso”. Hein sostiene che debba
essere ampliato il Sistema di protezione per i richiedenti asilo e
che debbano essere istituite e aperte ulteriori sessioni delle
commissioni territoriali per avere tempi di riconoscimento dello
status più brevi.
a questo proposito, le parole di Papa Bergoglio durante la sua visita
al centro Astalli di qualche settimana fa: “ I poveri e la
promozione della giustizia non devono essere affidati soltanto a
degli “specialisti”, ma devono essere un’attenzione di tutta la
Chiesa” e ha, quindi, ipotizzato l’apertura dei conventi vuoti per
accogliere i rifugiati, sottolineando che non basta “limitarsi a
una forma di elemosina, di garantire un panino, ma che occorre
accompagnare con gesti concreti il percorso di integrazione di
immigrati, profughi e rifugiati”.
importante essere o non essere cattolici o professare una fede, i
moniti del pontefice riguardano, o dovrebbero riguardare, le
coscienze di tutti: “Non dobbiamo aver paura delle
differenze…Ogni rifugiato porta soprattutto una ricchezza umana e
religiosa, una ricchezza da accogliere, non da temere”. Infine,
rivolgendosi alle persone in difficoltà, il Papa ha rivolto loro un
ringraziamento: “Grazie perchè difendete la vostra e la nostra
dignità umana”. E non è poco, di questi tempi.