INDIFESA: la campagna di sensibilizzazione per i diritti delle bambine
di giorno in giorno, in Italia e nel mondo i reati rivolti contro i
minori e, in particolare, contro le bambine. Secondo i dati elaborati
dalle Forze dell’ordine italiane per Terres des Hommes, dal 2011, si
è verificato un incremento del 15%: 822 vittime di vilenza sessuale,
1164 vittime di violenza domestica, per citare solo alcuni numeri.
Giannotta, responsabile Diritti dei bambini per Terres des hommes, ha
dichiarato: “L’evidenza di un filo ‘rosa’ tra questi terribili dati
conferma l’urgenza di assicurare maggiore protezione alle bambine e
alle ragazze”.
questo, l’associazione ha lanciato la campagna dal titolo Indifesa
con
la quale intende porre i riflettori sulla condizione di grave
vulnerabilità da abusi e discriminazioni delle bambine in Italia e
nel mondo. La campagna di sensibilizzazione e di raccolti fondi
permetterà di finanziare progetti di assistenza e prevenzione degli
abusi e progetti contro le discriminazioni quali, ad esempio: le
“bambine domestiche” in perù, le “spose bambine” del
Bangladesh, le “mamme bambine” in Costa d’Avorio e le bambine
salvate dall’infanticidio in India.
Su
questi e altri temi,
come aborto selettivo, mutilazioni genitali, tratta e prostituzione,
lavoro minorile, matrimoni e gravidanze precoci, mancato accesso
all’istruzione, violenza e abusi sessuali, Terre
des Hommes presenterà il 10 ottobre 2012, in occasione della prima
Giornata ONU delle Bambine presso la Presidenza del Consiglio dei
Ministri il dossier esclusivo “La condizione delle bambine e
ragazze nel mondo”.
Con
il numero 45501 della Campagna “
Indifesa”
di Terre des Hommes, attivo dall’1 al 21 ottobre, si può donare 2
Euro via SMS da cellulare TIM, Vodafone, Wind, 3, Postemobile Coop
Voce e Nòverca. Si può anche donare 2 euro da rete fissa TWT e fino
a 5 euro da rete fissa Telecom Italia, Infostrada e Fastweb.
Martedì
24 settembre 2013 presso l’ Aula Magna del Palazzo di Giustizia di
Milano, alla presenza dell’Avv.
Paolo Giuggioli, Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Milano,
del Dott. Pierfrancesco Majorino, Assessore alla Politiche sociali
del Comune di Milano, del Dott. Mario Zevola, Presidente del
Tribunale per i Minorenni di Milano e della Dott.ssa Monica Frediani,
Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di
Milano e dai rappresentanti di Terres des Hommes e di altre
associazioni, è stata presentata la Carta di Milano, sulla tutela
dei diritti dell’infanzia.
Riportiamo, di seguito, i punti
della Carta:
Le
bambine e i bambini non sono oggetti, bensì soggetti attivi, con la
loro dignità, i loro gusti, speranze, sensibilità, idee e valori di
cui si arricchiscono e che con loro si rafforzano. Hanno diritti
inalienabili e doveri. La rappresentazione delle bambine e dei
bambini dovrebbe sempre tenere conto di questa grande ricchezza
coinvolgendoli in modo attivo e coerente con gli obiettivi di
comunicazione ed evitando l’uso meramente ostensivo,
sensazionalistico e artificioso della loro immagine.
I
bambini e le bambine sono tali indipendentemente dal colore della
loro pelle, dalla provenienza etnica, dalla loro fede religiosa e
dalla loro condizione sociale. La comunicazione deve saper
raccontare tutte le diversità etniche, religiose, sociali e
geografiche evitando stereotipi e messaggi discriminatori.
La
comunicazione deve tenere conto delle differenti età dei bambini e
delle bambine coinvolti rispettandone la naturale evoluzione. Non
bisogna rappresentarli in comportamenti, atteggiamenti e pose
inadeguati alla loro età e comunque non corrispondenti al loro
sviluppo psichico, fisico ed emotivo. Ogni precoce erotizzazione dei
bambini e delle bambine va bandita dalla comunicazione.
La
comunicazione dovrebbe rappresentare le bambine e i bambini in
maniera veritiera, rifuggendo da ogni idealizzazione, buonismo o
pietismo e bandendo, nel contempo, ogni promozione o incitamento di
comportamenti devianti o violenti. La comunicazione dovrebbe
rispettare la fantasia, la creatività e la curiosità dei bambini e
delle bambine, così come quel delicato mondo di relazioni e
interazioni in cui vivono ogni giorno.
I
bambini e le bambine non devono essere rappresentati attraverso la
raffigurazione adultizzata di stati d’animo negativi quali noia,
depressione, rabbia, paura, o insoddisfazione che mirano solo a una
loro strumentalizzazione a fini commerciali. Quando questi
sentimenti negativi vengono rappresentati, lo devono essere secondo
una modalità coerente, autenticamente corrispondente al significato
che essi hanno per i bambini.
I
bambini
sono bambini. Sono femmine e sono maschi, con lo stesso diritto a
essere rispettati come persone a tutto tondo. La comunicazione non
deve rappresentare il genere in categorie fisse, esaltando attributi
di virilità e forza, da un lato, di dolcezza e remissività
dall’altro. La comunicazione non deve presentare continuamente i
bambini e le bambine in attività convenzionalmente destinate a
uomini o a donne, rafforzando le discriminazioni di genere.
Le
bambine e i bambini hanno bisogno di punti di riferimento forti che
trovano soprattutto nei loro familiari e nelle figure affettive a
loro più vicine ovvero in chiunque si prenda cura del loro
benessere psico-fisico. La comunicazione non dovrebbe sminuire
nessuna di queste figure, togliendo ai bambini, specie i più
piccoli, la fiducia nelle persone che sono fondamentali per il loro
sviluppo psicologico, fisico e per la loro educazione.
La
fragilità dei bambini e delle bambine e il loro bisogno di
protezione non devono essere strumentalizzati per indurre negli
adulti senso di colpa, inadeguatezza o allarmismo.
La
rappresentazione di bambini e bambine affetti da patologie non deve
ricorrere a immagini, descrizioni o discorsi che possano ledere la
loro dignità.
Il
benessere delle bambine e dei bambini è prezioso e la loro
alimentazione è fondamentale perché possano crescere in modo sano
ed equilibrato. La comunicazione dovrebbe promuovere un corretto
stile di vita fisico e alimentare, cercando di rafforzare
comportamenti che salvaguardino il benessere presente e futuro dei
bambini.