Per la giornata della memoria: presentazione del film IL FIGLIO DELL’ALTRA
In
occasione della Giornata della memoria, il 27 gennaio, l’Associazione per
i Diritti Umani presenterà il film Il figlio dell’altra, opera prima
della regista francese, di origine ebraica, Lorrein Lévy. Il film
veicola molti argomenti importanti e universali: si parlerà,
infatti, dell’importanza della memoria storica, individuale e
collettiva; di Storia contemporanea; di relazioni umane, in
particolare del rapporto tra genitori e figli; della faticosa ricerca
della propria identità, complicata dal contesto di guerra.
si inserisce nel cineforum organizzato dall’istituto Seraphicum di
Roma e sarà proiettato venerdì sera – 24 gennaio – alle ore 21.00 e
sabato 25, al pomeriggio alle ore 16.00, con la presentazione
dell’Associazione per i Diritti Umani.
programma completo del cineforum www.seraphicum.org
Via del Serafico, 1 ROMA
seguito una breve recensione del film IL FIGLIO DELL’ALTRA
Tel
Aviv, oggi. Orith e Alon sono una coppia con due figli: durante la
visita per il servizio militare del loro primogenito, Joseph, si
viene a scoprire che il ragazzo non è il loro figlio biologico
perchè, alla nascita, è stato scambiato con Yacine, figlio di una
coppia palestinese che vive in Cisgiordania.
è il motore del confronto tra due famiglie, tra due popoli da sempre
in una situazione di conflitto; è l’occasione, per giovani e adulti,
per occupati ed occupanti, di osservare e tentare di capire le
ragioni dell’Altro. I padri cercheranno di negare l’accaduto; i figli
tenteranno una conciliazione attraverso la conoscenza profonda; le
madri si affideranno all’istinto.
cinepresa racconta di un Paese lacerato da muri, check point, filo
spinato; una città ricca, ariosa e luminosa (Tel Aviv) da una parte
e i territori poveri e polverosi, in cui le persone sono imprigionate
per l’odio atavico di chi governa, dall’altra. Ma la gente comune sa
parlare e capire, è capace – nonostante tutto – di superare
ideologie e pregiudizi per mettere in campo quei sentimenti che
appartengono a tutti: la solidarietà, la comprensione, l’amore.