L’Europa in aiuto ai siriani
“In
Europa siamo stati i più generosi: i nostri popoli hanno fornito,
attraverso i bilanci nazionali e la Commissione europea, tre miliardi
di dollari e mezzo in aiuti umanitari. Ma il denaro non significa
nulla per i bambini, le donne e gli uomini che sono privati
dell’assistenza da forze governative o da combattenti
dell’opposizione. E l’appello di tutti noi nella comunità
internazionale ha avuto lo scopo di fare pressioni sulle parti in
lotta per un maggior accesso alle vittime innocenti di questa guerra.
Abbiamo visto che l’impegno può portare risultati: per esempio,
vaccinazioni anti-polio hanno raggiunto oltre tre milioni di bambini,
e abbiamo visto, localmente, anche dei cessate il fuoco che hanno
permesso agli aiuti di arrivare. Le questione è come fare questo in
modo più profondo, su scala molto più larga…”: queste le parole
della commissaria europea Kristalina Georgieva durante il vertice che
si è tenuto, pochi giorni fa, sulla crisi umanitaria in Siria,
tavolo di lavoro a cui hanno preso parte, oltre a 19 Paesi, anche il
vicesegretario dell’ONU, Valerie Amos, e il Ministro degli Esteri
italiano, Emma Bonino.
negli ultimi tre giorni i raid aerei, condotti dal regime sui
quartieri residenziali di Aleppo, hanno fatto oltre 138 vittime, la
Commissione europea ha deciso di stanziare altri 85 milioni di euro
in favore della popolazione, denaro ripartito in tre macrosettori:
aiuti interni, aiuti per la mobilità e aiuti per i rifugiati in
Giordania.
particolare, quaranta milioni saranno destinati per i sevizi di base
all’interno del Paese; altri quaranta milioni per favorire
l’educazione e l’istruzione per i circa 500mila rifugiati; cinque
milioni per dare anche la possibilità, ad alcuni studenti libanesi,
di accedere alle università e a studiare in Europa grazie al
programma Erasmus-Mundus.
quanto riguarda gli aiuti all’interno della Siria, una parte dei
fondi saranno destinati a finanziare la campagna dell’Unicef (di cui
parleremo a breve) per l’educazione dei più piccoli, le iniziative
dell’Unesco per preservare il patrimonio culturale del Paese e le
iniziative dell’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso ai
profughi palestinesi in Siria.
Fule, commissario europeo per l’Allargamento e le politiche del
vicinato, ha così commentato lo stanziamento dei fondi da parte
della Commissione: “ La messa a disposizione di queste nuove
risorse è la prova che la Commissione europea è impegnata non solo
a parole. Continuiamo a rimanere a fianco della popolazione siriana e
oggi dimostriamo una volta di più che non solo facciamo promesse, ma
le manteniamo anche. Con questa tranche di aiuti l’esecutivo
comunitario si concentra sul sostegno per l’educazione all’infanzia e
i servizi quali cure mediche e sanitarie e gestione di rifiuti,
attività,, quest’ultima, fondamentale per evitare la diffusione di
malattie”.