Immigrazione e omosessualità
i primi flussi migratori, le persone che lasciavano il Paese
d’origine per cercare altrove una vita migliore, erano soprattutto di
genere maschile con un progetto di immigrazione a breve termine
adesso, invece, le comunità straniere in Italia sono formate da
nuclei familiari che vorrebbero inserirsi stabilmente nel tessuto
sociale.
Italia, all’interno di queste comunità, vi è numero sempre più
crescente di persone omosessuali o transessuali che, nel loro
percorso di inclusione, incontrano ostacoli specifici che si vanno a
sommare a quelli già vissuti dagli stranieri.
così, nel 2009, uno sportello dedicato alle persone migranti
gay-lesbiche, trans e bisessuali (GLBTQ): un’iniziativa a cura di
Arcigay Nazionale che ha lo scopo di fornire servizi e supporto
specifici attraverso attività culturali per sensibilizzare i
cittadini alle problematiche legate alle discriminazioni multiple.
legge, infatti, nel documento di presentazione del progetto: “ …I
servizi rivolti ai migranti sono progettati e forniti senza
considerare la dimensione dell’orientamento sessuale e dell’identità
di genere. Questo limita l’efficacia della relazione
operatore-utente, diminuisce l’incisività di alcuni interventi, (per
esempio nel supporto e nell’orientamento) e può addirittura
dimostrarsi controproducente (come le campagne sanitarie per la
prevenzione delle malattie a trasmissione sessuale pensate per
stranieri, ma che non fanno menzione delle possibilità di contagio
tra persone dello stesso sesso). Dall’altro lato i servizi forniti
dalla comunità LGBT sono fortemente connotati dal modello culturale
di uomo-gay e donna-lesbica occidentali, modelli in cui i migranti
con comportamenti omosessuali non si riconoscono”.
si aggiunge il fatto che le reti informali interne alle comunità di
origine dei migranti non sono accessibili a causa dei tabù o del
rifiuto radicale delle tematiche relative all’orientamento sessuale e
all’identità di genere, soprattutto in materia di omosessualità.
dunque, perchè l’importanza di questo sportello i cui ambiti di
intervento sono:
voce e visibilità ad un tema spesso misconosciuto e sottaciuto
introdurre il tema dell’ intercultura all’interno del movimento GLBTQ
italiano ed il tema dell’orientamento sessuale all’interno del
movimento e tra le organizzazioni che si occupano di migranti in
Italia
contribuire a ridurre il razzismo tra le persone GLBTQ italiane e
l’omofobia tra le persone migranti nel nostro Paese
fornire aiuto tecnico ed un supporto sociale a quei migranti che si
rivolgono allo sportello attraverso la rete creata con le
associazioni che nel territorio milanese da anni si occupano di
immigrazione
informazioni : progettoio@arcigaymilano.org