Kamchatka: quando il gioco diventa realtà
La
Kamchatka per molti è solo una regione da conquistare nel gioco del
Risiko. E a Risiko, in effetti, gioca il protagonista di un romanzo
(che è anche diventato un film, dal titolo omonimo del regista
Marcelo
Piñeyro).
parlando del romanzo di Marcelo Fugueras, scrittore, sceneggiatore e
giornalista di Buenos Aires, edito da L’asino d’oro, ambientato
durante la dittatura militare che infestò il Sudamerica tra il 1976
e il 1983. Storia recente, dunque, di cui si parla pochissimo.
vogliamo farlo attraverso questo libro in cui la storia è narrata da
un bambino, Harry, che come tutti i suoi coetanei, ama giocare a
Risiko con l’amico Bertuccio e ama tanto i genitori e il fratello
minore, il Nano. Raccontare l’orrore e la paura, il rischio e il
coraggio dei dissidenti tramite gli occhi di un bambino non è
operazione facile, ma sicuramente è utile per tutelare anche i
lettori dalla violenza e dal dolore perchè Harry, con la sua
infantile ingenuità, vive tutto come se fosse un gioco: anche la
necessità di cambiare nome e identità.
la spiegazione che lo scrittore ha dato per questa sua scelta: dice
di non aver voluto scrivere di desaparecidos
perchè, parlare di quelle persone in questi termini, significa farle
diventare come fantasmi, senza nome, solo numeri. Ha voluto
raccontare, invece, una storia di persone, di figli e genitori, di
una intera famiglia. Una storia in cui tutti si possano identificare
in quanto figli, genitori, uomini, donne e bambini.
protagonisti del romanzo (come quelli del film), infatti, hanno pregi
e difetti come tutti, limiti e punti di forza: mettono la propria
vita a servizo di una causa e di valori fondamentali e lo fanno
giorno dopo giorno, da persone comuni che vivono la loro comune
quotidianità. Persone che sanno anche ridere, che vivono con gioia
anche se non sanno quanto questa gioia durerà. Genitori che
insegnano ai propri figli l’onestà e la coerenza, ma soprattutto
l’amore e il rispetto per gli altri.
a cowboy, al pirata o all’agente segreto, in fondo, è un gioco di
ruolo che insegna a cambiare identità a seconda delle circostanze e
cambiare identità in nome della libertà è il gioco più grande. E
solo così, con la certezza di aver vissuto anche solo per poco ma
con passione e per un grande ideale, la vita si prende gioco della
morte e vince.