Tavecchio e il razzismo anche nello sport
La segreteria dell’On. Khalid
Chaouki ci ha invitati a firmare per la seguente petizione su
Change.org e noi, dell’Associazione per i Diritti Umani, lo abbiamo
fatto. Per favore, sosteniamola tutti insieme.
frase pronunciata dal candidato alla presidenza della Federazione
Italiana Giuoco Calcio (FIGC) Carlo Tavecchio:”Qui fanno i
titolari quelli che prima mangiavano le banane”, sia una frase
razzista e di una gravità inaudita, soprattutto
se pronunciata da un personaggio pubblico che ha l’ambizione di
guidare il calcio italiano.
Lo sport italiano e il calcio in
particolare, da anni si trovano di fronte all’offensiva di una
minoranza che continua a ostentare slogan e insulti razzisti. Nello
stesso tempo va riconosciuto l’impegno delle massime Autorità
sportive nazionali e internazionali in una lotta senza quartiere a
questa pericolosa deriva attraverso campagne di sensibilizzazione e
provvedimenti disciplinari molto severi nei confronti di sportivi e
tifoserie che continuano a macchiarsi di gesti e parole razziste.
Dopo tanto impegno per isolare
questi fenomeni, non
possiamo accettare che il signor Carlo Tavecchio possa rappresentare
il calcio italiano e crediamo che il miglior modo per scusarsi dopo
questa frase vergognosa, che offende milioni di italiani e “nuovi
italiani”, sia quello di ritirare la propria candidatura alla
presidenza della FIGC.
Michel
Platini, Presidente della UEFA
Sepp Blatter, Presidente della
FIFA
Govanni Malagò, Presidente del CONI
can’t represent italian football
Carlo
Tavecchio is the candidate for President of the Italian Football
Federation (FIGC). He stated that “We have decision makers that
before used to eat bananas”, a racist statement, especially
serious if pronounced by a public figure who has the ambition to
lead the Italian football.
Italian sport and football in
particular, are facing the offensive…
can’t represent italian football
Carlo Tavecchio is the
candidate for President of the Italian Football Federation (FIGC).
He stated that “We have decision makers that before used to eat
bananas”, a racist statement, especially serious if pronounced
by a public figure who has the ambition to lead the Italian
football.
Italian sport and football in particular, are facing
the offensive of a minority that keeps showing racist behaviours. At
the same time it must be acknowledged the commitment of the highest
authorities in national and international spors for fighting this
dangerous drift through awareness campaigns and strict disciplinary
actions against athletes and fans that supports racist gestures and
words.
After so much effort to isolate those phenomenas, we can
not accept that Mr. Carlo Tavecchio may represent Italian football
and we believe that the best way to apologize after this shameful
sentence, which offends millions of Italians and “new
Italians”, is to withdraw his candidacy for the presidency of
the FIGC.
Tavecchio non può rappresentare il calcio
italiano
Crediamo
che la frase pronunciata dal candidato alla presidenza della
Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) Carlo Tavecchio: “Qui
fanno i titolari quelli che prima mangiavano le banane”, sia
una frase razzista e di una gravità inaudita, soprattutto se
pronunciata da un personaggio pubblico che ha l’ambizione di guidare
il calcio italiano.
Lo sport italiano e il calcio in
particolare, da anni si trovano di fronte all’offensiva di una
minoranza che continua a ostentare slogan e insulti razzisti. Nello
stesso tempo va riconosciuto l’impegno delle massime Autorità
sportive nazionali e internazionali in una lotta senza quartiere a
questa pericolosa deriva attraverso campagne di sensibilizzazione e
provvedimenti disciplinari molto severi nei confronti di sportivi e
tifoserie che continuano a macchiarsi di gesti e parole razziste.
Dopo tanto impegno per isolare questi fenomeni, non possiamo
accettare che il signor Carlo Tavecchio possa rappresentare il
calcio italiano e crediamo che il miglior modo per scusarsi dopo
questa frase vergognosa, che offende milioni di italiani e “nuovi
italiani”, sia quello di ritirare la propria candidatura alla
presidenza della FIGC.