Il Sudamerica a favore di Gaza
condanna della strage di civili nella Striscia di Gaza da parte di
Israele e tantissime mobilitrazioni popolari: così l’America latina
si schiera a favore dei palestinesi.
Equador, Venezuela, Argentina, e non solo.
che ha rotto le relazioni diplomatiche con Israele già a seguito
della guerra dello Yom Kippur – chiede alla comunità
internazionale di fare pressioni su Tel Aviv per una tregua e “di
far cessare immediatamente l’aggressione israeliana contro il popolo
di Gaza”.
– un Paese che siede tra i dieci membri a rotazione del Consiglio
di Sicurezza delle Nazioni Unite e nel quale risiedono una grande
comunità di palestinesi e una cospicua minoranza ebraica – ha
richiamato in patria i propri ambasciatori, così come hanno deciso
di fare Perù e El Salvador.
Venezuela, attraverso una dichiarazione del Ministero degli Esteri,
ha dichiarato: “la sua forte condanna per l’attacco criminale dello
Stato di Israele che ha avviato una fase più elevata della politica
e del suo sterminio genocida con l’invasione di terra del territorio
palestinese, che uccide uomini, donne e bambini innocenti”. Il
Venezuela, inoltre, ripudia “le campagne ciniche che cercano di
condannare le parti allo stesso modo, quando è chiaro che moralmente
non è paragonabile la situazione della Palestina occupata e
massacrata rispetto allo Stato occupante, Israele, che ha anche una
superiorità militare e agisce al di fuori del diritto
internazionale”.
governo boliviano ha incluso Israele tra i propri “Stati
terroristi” e quello argentino ha chiesto la fine immediata degli
attacchi militari israeliani.
Presidente dell’Uruguay, José Mujica, ha chiesto il “ritiro
immediato delle truppe israeliane e un ‘cessate il fuoco’ senza
condizioni” nella Striscia.
le voci unanime del sudamerica e, in aprticolare, degli Stati
goveranti dalla sinistra. L’unica voce discordante è quella della
Colombia, in cui il governo di centro-destra (vicino agli Stati Uniti
e alleato di Israele) ha escluso di richiamare in patria il proprio
ambasciatore.