In ricordo di Simone Camilli
Troppe
brutte notizie hanno caratterizzato l’estate 2014: nei conflitti
perdono la vita anche persone innocenti, come nel caso del
giornalista statunitense James Foley per mano degli jihadisti e come
nel caso di Andrea Rocchelli in Ucraina e del videoreporter Simone
Camilli
un ringraziamento di Ramy Balawi (già su Repubblica.it) per Simone;
ci sembra il modo più adeguato per fargli un ultimo saluto.
chiamo Ramy Balawi, vivo a Gaza e insegno storia nelle scuole
elementari. Sebbene io abbia già perso la mia casa e parte della mia
famiglia, sono davvero molto toccato dalla perdita di Simone Camilli
perché avrebbe potuto scegliere, come molti altri giornalisti, di
rimanere in un posto tranquillo e non l’ha fatto. La sua umanità lo
ha spinto verso Gaza per mostrare i fatti e la tragedia che si sta
sviluppando durante questa guerra. Qui, molti amici a Gaza come me
sono scossi, raccontano che era un uomo gentile, che amava la nostra
città e che ha provato a fare qualcosa mostrando i fatti anche
mettendo a rischio la propria vita. Per noi di Gaza, Simone non era
una persona semplice ma un eroe, un coraggioso e merita tutto il
nostro orgoglio, la gratitudine per aver mostrato le tragedie e le
sofferenze avvenute durante la guerra.
So benissimo, anche per
esperienza, che queste parole sono insufficienti dinanzi a quello che
possono provare la sua famiglia, i suoi amici, gli italiani, ma ci
tengo a dire che la gente di Gaza non dimenticherà Simone perché ha
perso la sua vita per raccontare il nostro dolore durante questa
guerra con Israele. Ora la nostra lotta è per rimanere umani. Dite
alla famiglia di Simone Camilli che la gente di Gaza gli è accanto
con tutto il suo affetto.(a
cura di Vittoria Iacovella)
per voi il link del documentario ABOUT GAZA di Simone Camilli