Scuola e legalità
scuole stanno per riaprire in tutta Italia e noi vogliamo segnalarvi
un’iniziativa interessante. Domenico Geracitano, Collaboratore
Tecnico Capo della Polizia di Stato di Brescia, propone un’idea per
le scuole sulla legalità. Si tratta del Diario
per una vita migliore e noi
vi proponiamo la presentazione del progetto a cura de “Gli amici
virtuali” www.perunavitamigliore.it
questi 12 anni di “Diario per una vita migliore”,
l´obiettivo principale è sempre stato quello di costruire percorsi
educativi per gli adolescenti mettendo in relazione tutti gli attori
del nostro progetto educativo: e questa è stata una delle sfide
maggiori. Una sfida perché a volte, non siamo capaci di pensare
all´adolescente come portatore di contenuti educativi, ma solo come
fruitore di percorsi e di spazi che come adulti prepariamo per loro.
Non si possono considerare gli adolescenti soli consumatori di un
progetto, in un modo o nell´altro bisogna coinvolgerli. In questa
prospettiva la nostra competenza non consiste nel proporre contenuti
nuovi, ma nella capacità di mettere in relazione le persone, di fare
connessioni, di accompagnare gli interlocutori nel percorso che viene
costruito assieme. Aiutare le persone interlocutrici dei processi
educativi a spogliarsi dei ruoli precostituiti, per creare delle
condizioni di possibilità nuove, in una parola, per ascoltare:
questa è la prospettiva sulla quale abbiamo lavorato. Quando
parliamo di “imparare a coinvolgere gli adolescenti nei progetti
educativi” intendiamo predisporre per loro, facendosi consegnare
i contenuti, costruendo assieme i percorsi, definendo le mete e
permettendo di realizzare un cammino insieme per una vita migliore.
Per mettere in atto un simile percorso è stato necessario un
depotenziamento dei ruoli, una capacità di mettersi da parte, di
creare spazi culturali e mentali affinché l´altro, l´adolescente,
possa percepire la possibilità di esprimersi. Tirarsi indietro non è
stato facile, soprattutto quando si è da sempre abituati a farsi
avanti, a pensare l´educazione come un intervento diretto, a pensare
le competenze come un discorso individuale da investire su degli
oggetti ritenuti come meri recipienti. Le azioni di un percorso
educativo esigono la capacità di mettersi in discussione e di
lasciarsi mettere in discussione, di lasciarsi dire quello che
solitamente si vuole dire perché si ritiene di sapere. Bisogna avere
la capacità di creare spazi nei quali poter accogliere gli abituali
beneficiari dei percorsi educativi, facendoli interagire, mostrandone
la loro attività, la loro possibilità di consegnare contenuti, il
loro diritto di sapere di che cosa hanno bisogno. Educare in questo
contesto significa, allora, più che orientare e indicare una
direzione, saper accompagnare, saper mettere ordine a delle idee nate
durante il cammino. Ascolto e attenzione divengono strumenti
fondamentali per riuscire a mettere in sintonia stimoli provenienti
da mondi diversi, come quello degli adolescenti, dei genitori, degli
insegnati. Educare, deponendo il proprio diritto di parola, significa
aspettare ad intervenire fino a quando non viene detta l´ultima
parola da chi sta intorno. Educare significa, anche, stimolare il più
possibile gli interlocutori affinché esprimano la loro opinione sul
problema esaminato, per poi assieme scegliere le strategie necessarie
per il raggiungimento degli obiettivi. Costruire itinerari educativi
attraverso un percorso di azioni richiede un´intuizione
fondamentale, vale a dire che tutte le persone chiamate in causa sul
mondo degli adolescenti hanno qualcosa da dire di positivo e più che
essere mondi antagonisti – genitori contro figli, insegnanti contro
genitori, educatori contro insegnanti, ecc. – sono portatori di
significati che esigono di essere ascoltati per poter contribuire in
modo costruttivo e non distruttivo, come purtroppo spesso avviene.
Il
nuovo Diario/Notes vuole costruire un percorso di valori attraverso
la responsabilizzazione degli stessi adolescenti, ampliando un
dialogo maggiore tra adulti e ragazzi.
Per stimolare questi
obiettivi abbiamo ancora una volta deciso di proporre come
testimonial, all´interno del diario, dei ragazzi che con le loro
parole hanno ancora una volta costruito il valore ed il senso della
vita.
In bocca al lupo per il nuovo anno scolastico.