Palestina: pace, giustizia, libertà, diritti
“Un Passo di Pace” – Proposte tematiche 21 settembre – Firenze
Ma nulla è stato messo in atto per fermare la politica di colonizzazione israeliana. A 66 dalla “Nakba” e dalla nascita dello stato di Israele, dopo 47 anni di occupazione militare, a venti anni dagli accordi di Oslo, Israele continua nella totale impunità a violare i diritti, a compiere crimini contro la popolazione civile di Gaza e della Cisgiordania.
sollecitare i paesi terzi affinché non forniscano armi, munizioni ed assistenza militare alle parti in conflitto;
sospendere l’accordo di associazione Ue – Israele, sulla base dell’articolo 2 che prevede la sospensione
dell’accordo nel caso il paese contraente violasse i diritti umani;
applicare le linee guida, in riferimento ad Israele, che fanno divieto di avere rapporti politici e commerciali con le colonie: nessun prodotto delle colonie deve entrare in Europa, nessuna esportazione deve andare nelle colonie; accogliere nei propri ospedali i feriti nei bombardamenti israeliani di Gaza; agire come forza di mediazione per la fine dell’occupazione militare israeliana la colonizzazione dei territori e l’autodeterminazione per il popolo palestinese;
Ci impegniamo: a sostenere i Comitati popolari per la resistenza popolare nonviolenta contro l’occupazione civile e militare dei territori palestinesi; a dare voce e sostegno alle persone e ai gruppi che in Israele si battono per la pace e contro l’occupazione militare; a sostenere la campagna per la libertà di Marwan Barghouthi e dei prigionieri palestinesi; ad agire per la fine dell’assedio di Gaza e la libertà di movimento di persone e merci nei territori occupati; a difendere i diritti fondamentali dei lavoratori palestinesi ed immigrati in Israele; a promuovere interventi civili di pace in Palestina; a denunciare e condannare ogni azione che metta in pericolo la vita della popolazione civile palestinese ed israeliana; a fare pressioni sul nostro governo e sulle istituzioni europee affinchè Israele non resti impunita per la violazione dei diritti umani e la legalità internazionale;a sostenere iniziative e campagne contro la commercializzazione in Italia dei prodotti delle colonie e per il disinvestimento nelle imprese insediate nelle colonie o che finanziano l’occupazione dei territori palestinesi.