Le raccomandazioni Ue sui diritti umani
iniziata la rappresentanza semestrale dell’Italia dell’Unione europea
e vogliamo ricordare le raccomandazioni che Amnesty International ha
voluto fare, sollecitando un’attenzione più capillare ai temi
inerenti i diritti umani, in Italia e nel resto del mondo.
alla presidenza italiana dell’Unione europea”, proprio così si
chiama il testo inviato e diffuso dalla Ong in cui si chiede che
tutti gli Stati membri, compresi quelli nuovi, e la Commissione che
entrerà in funzione nel corso dell’anno, diano delle direttive certe
per portare a compimento un’azione sicura nella tutela della libertà,
della sicurezza e della giustizia, come ha sostenuto Antonio
Marchesi, presidente di Amnesty Italia, durante la presentazione del
testo a Roma nei mesi scorsi: “ L’Italia ha l’occasione di
assicurare un nuovo avvio per i diritti umani tanto all’interno
dell’Ue quanto oltre le sue frontiere. La presidenza italiana dovrà
lavorare insieme ai leader dell’Ue per reagire sollecitamente alle
sfide poste ai diritti umani al suo interno, alle sue frontiere e a
livello globale. Collettivamente, i leader europei dovranno usare i
loro nuovi mandati per rielaborare le agende, impegnarsi di nuovo
rispetto a promesse su cui si è temporeggiato e assicurare che il
rispetto dei diritti umani sia il fondamento di tutte le politiche e
le prassi dell’Ue”.
secondo Amensty, deve considerare, tra le priorità, il tema
dell’immigrazione e dell’asilo: “ Mentre l’Europa erige barriere
più alte nel tentativo di tenere fuori migranti e rifugiati, in mare
si perdono vite umane. L’Italia conosce troppo bene i pericoli insiti
nel voltare le spalle alla realtà dell’immigrazione. Speriamo che,
con la sua esperienza in materia, la presidenza italiana sia in grado
di riuscire dove gli altri hanno fallito e di assicurare un approccio
basato sulla protezione più che sulla sicurezza nella gestione
dell’immigrazione, per rispettare i diritti umani e salvare vite
umane” ha chiesto Gianni Ruffini, direttore generale di Amnesty
International.
documento viene chiesto inoltre: una legislazione
anti-discriminazione per proteggere le persone da odio e violenza;
una protezione maggiore per le persone di etnia rom, nel rispetto
della Direttiva sull’uguaglianza razziale; un sostegno forte e
concreto alla lotta contro la violenza sulle donne, comprendendo
anche la lotta contro le mutilazioni genitali femminili.
da dimenticare, infine, la prevenzione verso ogni atto che possa
essere classificato come “tortura” di un individuo verso un
altro.
augura davvero che il rispetto dei diritti umani sia alla base di
ogni politica, in Italia e all’estero. Ma siamo consapevoli del fatto
che il cammino sia ancora lungo.
Rotonda sull’Aiuto Umanitario
Venerdì, 10 Ottobre 2014,
09.15 – 16.30
AULA “ALDO MORO”, PALAZZO
FARNESINA
Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione
Internazionale, ROMA
occasione del semestre di Presidenza Italiana dell’Ue, questo
seminario vede la partecipazione delle Ong italiane ed europee che
operano nel settore umanitario e di altri attori coinvolti. L’evento
vuole contribuire a compiere dei passi in avanti su alcuni specifici
temi attualmente in discussione nell’Unione Europa. è una valida
occasione per esaminare le connessioni esistenti fra l’UE e la realtà
nazionale in merito alle politiche ed alla pratica dell’aiuto
umanitario.
– 09.45
Registrazione
dei partecipanti
– 10:00
Introduzione
Nino
Sergi, Link 2007 e Nicolas Borsinger, Presidente VOICE
– 11.30
Crisi
internazionali e aiuto umanitario europeo – Le sfide nel
2014/2015Lapo
Pistelli, Vice Ministro Affari Esteri e Cooperazione Internazionale.
Claus Sørensen, Direttore Generale DG ECHO, Commissione Europea
– 13.00
La
prospettiva nazionale
vista dalle ONG – Sandro De Luca, Link 2007
La
prospettiva europea
vista dalle ONG – Kathrin Schick, VOICE
Q & A
Commento
di Giampaolo Cantini, Direttore Generale DGCS, Ministero Affari
Esteri e Cooperazione internazionale.
13.00-14.00
-15.00
Prima
sessione: Una più stretta collaborazione, ma con chi?
Uno
sguardo alle modalità con cui gli approcci di gestione delle crisi
si adattano all’aiuto umanitario, quali sono le relazioni che
intercorrono e se c’è spazio per una maggiore collaborazione con gli
altri attori operativi
– 16.15
Seconda
Sessione: Maggiori esigenze – meno risorse?
Relatore:
Ester Martinez, Save the Children
Marco Rotelli (INTERSOS), Luigi
D’Angelo (Dipartimento di Protezione Civile), Dominic Crowley
(Concern Worldwide), Peter Runge (Care Germania)
Dibattito
Coffee
break 15.00
– 16.15
Seconda
Sessione: Maggiori esigenze – meno risorse?
Uno
sguardo alle sfide per reperire le risorse necessarie per l’azione
umanitaria nell’attuale contesto finanziario. In assenza di
finanziamenti c’è ancora
spazio
per i principi umanitari? Come si può dare priorità ai bisogni?
Jean-Michel Grand (ACF)
Nada
Ziwawi(GVC), Lorena D’Ayala Valva (CESVI) tbc, Celia Cranfield
(VOICE), Youri Saadallah (NRC), Marek Stys (People in Need) tbc.
16.15– 16.30
Conclusioni
e chiusura
Mario
Baldi, Presidente COHAFA e Nicolas Borsinger, Presidente VOICE