La beduina Rafea Um Gomar, prima ingegnere solare di Giordania
di
Monica Macchi
e cresciuta
in
una
comunità
beduina
del deserto
orientale
del Regno
di Giordania,
ha sfidato
i ruoli di
genere diventando la prima ingegnere solare del suo Paese e la prima
consigliera
comunale
a Manshiat
Al-Ghayath,
una zona
isolata a
circa 260
chilometri
dalla
capitale
Amman.
Insieme con la compagna di studi e collega Sahia
Um
Badr, ha
creato 80
impianti
solari che
non solo hanno illuminato l’intero villaggio ma hanno anche
stimolato
il ruolo
delle donne
nell’economia
locale,
riducendo
povertà e dipendenza; il loro prossimo progetto è aprire
un
centro per
formare donne
provenienti
da altri
villaggi e
forse
addirittura
da altri Stati.
la storia di Rafea ha anche rotto il tabù
sociale
in base al
quale in
una
comunità rurale
beduina,
le donne
non hanno
alcun ruolo
da potersi
ritagliare se non
stare a
casa a
prendersi cura di marito e bambini. E anche lei sembrava destinata a
percorrere la stessa strada: sposata a 15 anni
per la prima volta e
divorziata dopo solo un anno, torna a stare dai genitori
per un anno e mezzo dopo di che si è sposata con
il suo
secondo
marito,
diventando
la sua
terza moglie
e avendo quattro figli. La sua vita è cambiata quando, con
il supporto di
UN Women ha
avuto la possibilità
di
frequentare
il Barefoot
College in
India, dove
donne,
spesso
con
poca o
nessuna istruzione,
arrivano da
tutto il mondo
per
diventare
ingegneri
solari.
E in tutte le interviste rilasciate, ripete che “Il
messaggio
più
importante
che
posso
lanciare
a
tutti i giovani
è
che
l’istruzione è la cosa
più
importante nella vita”.
Ma Rafea ha anche ricevuto un altro supporto fondamentale quello del
padre, un
leader tribale
di alto
rango del
villaggio.
Se infatti da un lato il marito ha ripetutamente
minacciato
di portarle
via i
figli se
non avesse
aderito
ai costumi
culturali
tradizionali,
il padre,
anche se
titubante
all’inizio,
ha
sostenuto
pubblicamente
di fronte all’intera comunità le aspirazioni della figlia.
conferma
dell’importanza del ruolo e del sostegno degli uomini
nell’emancipazione femminile.