Ho fatto della rabbia la mia spinta, così ho vinto contro il bullismo (da Nobullismo.it)
La
mia storia ha inizio in prima media,
quando d’un tratto hanno iniziato ad umiliarmi in ogni modo
possibile e inimmaginabile. Niente violenza fisica, quella se la sono
risparmiati, ma una violenza psicologica continua, che per quattro
anni ho subito in silenzio. Ho sopportato tutto e i professori non
facevano niente, guardavano e incolpavano me. Ecco allora la
bocciatura e la rabbia. Tanta
rabbia, non verso gli altri, ma verso me stessa, per aver
acconsentito che mi trattassero cosi per tutto quel tempo.
E’ la
rabbia che mi ha dato la spinta per reagire e rialzarmi.
Sono diventata più sicura, dura e cattiva con chi se lo meritava e
ho fatto di tutto per riconquistare una parvenza della felicita che
mi avevano strappato, come squali e ci sono riuscita.
Ho
vinto io non il bullismo.
A volte scherzando dico di aver giocato i miei Hunger Games e si, io
li ho vinti. Mi ritengo fortunata di non avere le problematiche che
purtroppo hanno ancora le ex vittime, come
problemi di ansia, di insicurezza. Per altri è stato ed è difficile
rialzarsi ed andare avanti.
Sono
fortunata e ringrazio la rabbia costruttiva che mi ha guidata.
A piccoli passi ho riconquistata un’autostima disintegrata e con
pazienza l’ho ricomposta. Ho alti e bassi ma sto in piedi alla
faccia dei miei ex bulli, sono felice e serena. La
mia rivincita è ogni giorno, quando mi alzo dal letto e vado avanti
con la mia vita,non mi volto certo indietro. Guardo avanti.
Penso
che per risolvere il problema si dovrebbe sensibilizzare prima di
tutto il corpo docente in materia e introdurre pene severe,
visto che in alcuni casi ci sono stati dei suicidi che io definisco
“omicidio premeditato”. Attuerei l’ergastolo, visto
la gravità del bullismo, che induce al suicidio vittime innocenti.
Questa
è la mia storia e adesso nessuno potrà farmi del male, sono rinata,
e sono più forte che mai!
A
tutti i ragazzi, usate la vostra rabbia, la vostra energia e le
vostre emozioni come spinta per andare avanti, per superare i bulli e
vincere la vostra battaglia. Non lasciate che vi fermino e vi
facciano cadere.