Aggiornamento unioni omosessuali
scorsa settimana è arrivato un segnale chiaro dall’Europarlamento in
tema di unioni civili fra persone dello stesso genere. Con 390 voti
favorevoli, 151 contrari e 97 astensioni è, infatti, passato il
riconoscimento delle unioni civili e del matrimonio tra persone
omosessuali. Per la nostra associazione è importante sottolineare
che tale riconoscimento sia stato affermato come un “diritto
dell’uomo”. Il passaggio si trova al punto 162 della relazione
annuale sui diritti umani e la democrazia nel mondo.
Antonio Panzeri, firmatario della relazione, scrive: “Il Parlamento
europeo prende atto della legalizzazione del matrimonio e delle
unioni civili tra persone dello stesso sesso in un numero crescente
di Paesi nel mondo, attualmente diciassette, incoraggia le
istituzioni e gli Stati membri dell’Ue a contribuire ulteriormente
alla riflessione sul riconoscimento del matrimonio o delle unioni
civili tra persone dello stesso sesso in quanto questione politica,
sociale e di diritti umani e civili”.
Daniele Viotti, co-presidente dell’Intergruppo LGBT al Parlamento
europeo:
ha fatto importanti passi in avanti sul fronte dei diritti LGBT e la
parità di genere” anche se non mancano le polemiche da parte dei
gruppi cattolici (come avvenuto anche durante la commissione in tema
di interruzione di gravidanza) e da parte del Presidente di Arcigay,
Flavio Romani, il quale ha affermato: “Ben vengano tutti gli inviti
e le raccomandazioni, peccato però che non siano in nessun modo
obbligatori per gli Stati membri dell’Unione europea. Anche ciò che
è stato approvato va a finire nel cassetto delle belle intenzioni.
Se poi gli Stati non vogliono mettere in atto questi inviti, sono
liberi di farlo”.
che l’Italia, rispetto ai 28 paesi membri dell’Unione, si trova tra i
nove che ancora non prevedono alcun tipo di tutela dei diritti delle
coppie omosessuali anche se, come detto, nella relazione di Panzeri,
i governi e le istituzioni vengono incoraggiate a contribuire
ulteriormente alla riflessione sul tema.