Alle madri di ieri e di oggi
vogliamo cavalcare la retorica della “Festa della mamma”, ma
vogliamo solo rendere omaggio a tutte le madri che hanno perso i
figli. Le cause, purtroppo, possono essere tante: malattie,
incidenti, errori…In particolare dedichiamo la poesia di Erri De
Luca (ne “In nome della madre” edito da Feltrinelli) a tutte le
donne che hanno i figli dispersi e che non sanno più nulla di loro.
I desaperacidos delle dittature sudamericane, quelli del Messico di
oggi e quelli nel Mediterraneo di sempre, alle studentesse rapite in Nigeria, a tutti quelli nelle prigioni perché dissidenti…e va il nostro pensiero.
di Mirìam/Maria
questo figlio perfetto,
frugandolo in viso,
questo seme sospetto,
paternità del suo sorriso?
Solamente mio, è Solamente mio,
nessun’altra carne, è Solamente mio.
Solamente mio, è Solamente mio,
dura la notte è Solamente mio.
questo figlio cometa?
questo mio clandestino?
di fonte segreta,
al travaso del vino?
Solamente mio, è Solamente mio,
nome stanotte è Solamente mio.
Solamente mio, è Solamente mio.
avrà altro nome, adesso è Solamente mio.