Per Samantha Comizzoli
giorni fa è stata arrestata Samantha Comizzoli, che da Nablus ci
faceva arrivare di ora in ora informazioni sulla resistenza
palestinese. La stessa che dieci giorni fa è stata ferita di
striscio ad un braccio e al seno. Palese l’intenzione di chi sparava.
Si raccolgono le firme di solidarietà per farla scarcerare qui:
ore italiane, Samantha Comizzoli è stata fermata mentre si stava
recando ad una manifestazione, come tutti i venerdì, per
presenziare, testimoniare e poi divulgare le informazioni sugli
orrori quotidiani nella Palestina occupata dal mostro. Le è stato
immediatamente sequestrato il passaporto, probabilmente per il visto
scaduto, mentre rapidamente hanno provveduto a fotografarla,
schedarla, interrogarla per poi trasferirla nel carcere di Ariel, uno
dei più grandi insediamenti di coloni. Da più di un anno Samantha è
in Palestina, il visto concesso da Israele scade dopo tre mesi, ma
lei ha continuato a resistere giorno dopo giorno, anche durante i
bombardamenti della scorsa estate, ha resistito alle persecuzioni ed
agli accanimenti di squallidi sionisti , una vera e propria campagna
diffamatoria che, a più riprese, ha tentato inutilmente di
screditarla. Sul sul blog, giorno dopo giorno, prendevano forma gli
orrori di un’oppressione che non risparmiava neanche i bambini,
protagonisti sia del suo primo documentario, Shoot, che del secondo,
“Israele, il cancro” presentato di recente in un tour in tutta
Italia e anche questa volta con una corsa ad ostacoli senza
precedenti.
qualche giorno fa Samantha aveva scritto sul suo profilo Facebook un
messaggio dal quale si capiva chiaramente che era consapevole che il
proprio tempo fosse ormai scaduto, queste le sue parole:
PAURA
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“Samantha fisicamente sta bene. Si considera prigioniera politica e ha iniziato uno sciopero della fame finchè non verranno liberati tutti i bambini rinchiusi nelle carceri sioniste.Ha rifiutato di essere assistita dall’avvocato imposto dall’ambasciata. E’ in isolamento, si rifiuta di rispondere alle domande della polizia e si oppone alla propria deportazione”
Last news about Samantha .
Good morning … this morning the Italian embassy in tel aviv contacyed me. Samantha is physically well, she considered herself a pol…itical prisoner and began a hunger strike until all children in the zionist jails will not be freed, he has also laid refused the lawyer assigned to the embassy. She is in isolation and refuses to answer the questions of the police as well she refuses hers deportation.