Storia di una cooperativa sociale minacciata dalla mafia
27
agosto 2015: l’ennesima intimidazione. questa volta una minaccia di
morte rivolta al direttore generare della Cooperativa Giovani in
Vita, Domenico Luppino.
La Cooperativa Sociale Giovani in Vita conta oggi 26 soci ed è nata nel nell’ambito del PON Sicurezza e Sviluppo nel Mezzogiorno d’Italia 2002-2006 come risultato di un progetto del Consorzio di nove comuni della Piana di Gioia Tauro denominato “Impegno Giovani” di cui faceva parte il comune di Sinopoli, allora amministrato da Domenico Luppino (oggi Direttore Generale della Cooperativa) e da questi fortemente voluta anche per dare una risposta concreta alle diverse intimidazioni subite da parte della criminalità organizzata.
La Cooperativa aveva ed ha come principale finalità il recupero di soggetti svantaggiati attraverso l’offerta di un’opportunità di lavoro sia nel settore agricolo, con la coltivazione e produzione sui terreni confiscati alla ‘ndrangheta, sia nel campo dei servizi offerti anche e soprattutto ad altri imprenditori agricoli vittime della mafia che hanno difficoltà a reperire le maestranze disposte a lavorare sui loro terreni.
La cooperativa opera su un totale di circa 700 ettari di terreni coltivati a uliveto, agrumeto e seminativo divisi tra confiscati, sequestrati o di proprietà di altre aziende agricole private. Risale al 2008 l’assegnazione dei primi terreni (circa trenta ettari) confiscati ad alcune famiglie malavitose dei comuni di Oppido Mamertina e Varapodio, entrambi in prov. di Reggio Calabria, e Limbadi (provincia di Vibo Valentia) e di Sinopoli stesso. La nostra scelta di offrire un’opportunità LEGALE di lavoro a uomini e donne del posto, ha da sempre riscontrato l’opposizione da parte di molte persone e talvolta anche da parte di taluni che, in maniera nemmeno tanto velata e seppur lontani dalla ‘ndrangheta, ci hanno “suggerito” di “lasciar perdere” perché “contro certe realtà è una battaglia persa” (cit. testuale). Per non parlare poi dei vari attentati, furti, incendi e quant’altro, che la Cooperativa, e ancor più il direttore Luppino, hanno subito sistematicamente in oltre dieci anni di attività.
L’idea che ci spinge, però, ad andare avanti sulla nostra strada, e anzi a cercare sempre nuove opportunità di crescita e miglioramento per il nostro territorio, è la convinzione che solo attraverso la creazione di occasioni di lavoro, alternative al profitto “facile” proposto dalle organizzazioni criminali, riusciremo ad essere uomini e donne veramente liberi, anzi, come ci piace dire…
uomini e donne ‘NDRANGHETA FREE
Ecco perché da alcuni anni, ormai, abbiamo intrapreso un nuovo impegno confezionando la marmellata prodotta con le arance, i limoni, le clementine e gli altri frutti dei terreni confiscati e l’imbottigliamento dell’olio, fino a poco tempo fa venduto sfuso all’ingrosso, realizzato con le olive raccolte nei terreni di Sinopoli, Oppido Mamertina e Limbadi.
Nonostante gli svariati tentativi di impedirci o quantomeno ostacolarci nel nostro lavoro, stiamo proseguendo con fermezza sulla nostra strada e stiamo portando avanti il nostro progetto. Anzi, il nostro impegno nella ricerca di nuove opportunità di lavoro per la crescita della Cooperativa stessa e quindi degli uomini e delle donne che la compongono, è sempre maggiore. Ecco perché da meno di un anno abbiamo aperto un nostro punto vendita a Firenze ed un altro è in fase di apertura a Messina; abbiamo anche avviato un laboratorio di pasticceria e prodotti da forno sempre a Firenze e stiamo collaborando con Associazioni, Cooperative e altre realtà pubbliche e private di rilevanza anche nazionale e internazionale.
Giovani in Vita, solo per parlare degli ultimi anni, si è resa promotrice di alcune importanti iniziative sociali quali la costituzione di una Rete di Imprese denominata Calabria Solidale (un progetto di Chico Mendes Coop. Scarl di Milano) – rete di produttori calabresi che promuovono i principi di legalità, trasparenza, solidarietà, rispetto del lavoro, tutela dell’ambiente e del territorio e che mette in relazione piccoli agricoltori di una delle regioni italiane con maggiori difficoltà di sviluppo con i consumatori solidali – e di una Cooperativa di Comunità (TENORCA Terre Normanne di Calabria) finalizzata al recupero dal rischio di estinzione di un intero Comune, quello di Arena in provincia di VV, e al recupero di una specie di legume, il fagiolo Zicca Janca, coltura che sta scomparendo; la sottoscrizione di un Patto di Collaborazione con la “Misericordia di Firenze” per la fornitura a titolo gratuito delle eccedenze alimentari e dei prodotti in scadenza per la redistribuzione alle persone in difficoltà; un accordo di collaborazione con Emergency, finalizzata alla fornitura di prodotti alimentari e al riconoscimento di una parte del ricavato delle vendite alla stessa Associazione; una collaborazione con l’Associazione “SOS Rosarno” finalizzata all’impiego di migranti africani ospiti della tendopoli di San Ferdinando.
Cooperativa ha anche avviato rilevanti rapporti commerciali con
realtà quali SIAF, importante azienda pubblico-privata specializzata
nelle forniture per le mense scolastiche e ospedaliere, e CTM
Altromercato, la principale organizzazione di fair trade presente in
Italia (con circa 300 Botteghe del Mondo) e tra le principali a
livello internazionale.