Turchia / Siria: Ankara viola il diritto umanitario?
Gravi accuse alla Turchia:
istituzioni turche avrebbero consegnato sei Kurdi siriani alle
milizie islamiche del Fronte Al Nusra
L’Associazione
per i Popoli Minacciati (APM) ha chiesto al governo turco di prendere
posizione sulle gravi accuse secondo cui le autorità turche
avrebbero consegnato sei Kurdi feriti alle milizie islamiche del
fonte al Nusra. Contemporaneamente l’APM si è rivolta al Comitato
Internazionale della Croce Rossa affinché cerchi i sei Kurdi
scomparsi e scopra se davvero la Turchia ha violato in modo così
eclatante il diritto umanitario dei popoli.
Il Consiglio
esecutivo del cantone siriano di Afrin, abitato in maggioranza da
Kurdi, ha pubblicato ieri 27 agosto una dichiarazione nella quale
accusa le autorità turche di aver consegnato ancora lo scorso 25
luglio 2015 sei combattenti delle unità di difesa civile kurde (YPG)
alle milizie islamiche del Fronte al-Nusra, affiliata siriana di
al-Qaeda. I sei combattenti kurdi sarebbero stati feriti in battaglia
contro le milizie dell’IS e si sarebbero trovati in Turchia per le
cure mediche.
L’APM chiede al governo di Ankara di comunicare
immediatamente dove si trovano attualmente i sei uomini scomparsi.
Secondo le accuse, Ahmad Sherko, Omer Qadir, Reber Sheikho, Ahmad
Helum, Jamal Ahmad e Bashir Mohammad sarebbero stati consegnati ai
miliziani di al-Nusra da uomini delle forze di sicurezza turche nelle
vicinanze del valico di Bab al-Hawa. Il valico di confine di Bab
al-Hawa unisce la provincia turca di Hatay alla provincia siriana di
Idlib e da luglio 2012 è controllato dalle milizie del fronte
al-Nusra e da altre milizie islamiche sostenute dal governo turco
contro il regime di Damasco.
Le unità di difesa civile (YPG)
operanti nella Siria settentrionale sono composte perlopiù da Kurdi
e grazie agli immensi sacrifici della popolazione civile sono le
uniche unità che, indipendentemente dall’appartenenza etnica e
religiosa, riescono ancora a difendere con successo la popolazione
civile dal radicalismo dell’IS.
Afrin, Kobane e Cezire sono le
tre enclave a maggioranza kurda della Siria che nel 2012 si sono
dichiarate autonome rispetto sia al regime di Damasco sia
all’opposizione di stampo islamico. Afrin si trova nella parte più
nordoccidentale della Siria ed è costantemente sotto la minaccia e
l’assedio di diversi gruppi armati di stampo radical-islamico. Si
stima che Afrin abbia circa 700.000 abitanti, di cui molti sono
profughi kurdi e arabi provenienti da Aleppo.
Vedi anche in
gfbv.it:
www.gfbv.it/2c-stampa/2015/150806it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2015/150730it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2015/150727it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2015/150624it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2015/150611it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2015/150609it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2015/150522it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2015/150320it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2015/150128it.html
| www.gfbv.it/3dossier/kurdi/indexkur.html
| www.gfbv.it/3dossier/kurdi/kurtur-it.html
in
www: http://it.wikipedia.org/wiki/Yazidi
| http://it.wikipedia.org/wiki/Kurdistan