Petting zoo: un film sui diritti negati delle ragazze-madri singles
di Monica Macchi
2015 presso cinema Beltrade (Milano) ore 15.00
texani stanno crescendo, generazione dopo generazione,
adulti sessualmente analfabeti”
presidente dell’American School Health Association
Il Texas ha il più alto numero di ragazze madri, gli adolescenti che hanno rapporti sessuali sono il 52,5 % (la media nazionale è del 47%), e il tasso di diffusione dell’hiv è tra i più alti del Paese ma a causa di sostenitori molto influenti come George W. Bush e al fatto che i distretti scolastici hanno completa autonomia in tema di educazione sessuale, l’astinenza viene presentata come l’unico metodo sicuro per prevenire le malattie sessualmente trasmissibili, le gravidanze e i “traumi emotivi legati ai rapporti sessuali”. Recentemente poi è stata approvata una legge secondo cui le cliniche che praticano aborti devono dotarsi di locali, attrezzature e personale, equivalenti a quelli delle sale chirurgiche degli ospedali: il governo conservatore sostiene che queste misure servano a garantire la sicurezza delle donne, ma per le associazioni contrarie alla legge il vero obiettivo del provvedimento è rendere ancora più difficile l’interruzione di gravidanza. E in effetti in tutto il Texas, che ha una superficie di 700.000 chilometri quadrati ed è il secondo Stato più popoloso degli Usa, le cliniche che praticano aborti erano 41 nel 2012, e oggi sono solo18.
Questo è l’ambiente sottoproletario e puritano in cui si muove Layla, una diciassettenne che dopo aver ricevuto una borsa di studio per Austin, scopre di essere incinta e pressata dalla sua famiglia, contraria all’aborto, rinuncia al college e va a vivere con la nonna in una roulotte.
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