Proposte di incontri per le scuole MEDIE
PER I DIRITTI UMANI
CON GLI AUTORI:
per le classi seconde e terze medie
ROMANZO: “In piedi nella neve” di Nicoletta Bortolotti, edito da
Einaudi
LIBRO:
Sasha ha quasi tredici anni e una passione bruciante: il calcio. Come potrebbe essere altrimenti? Suo padre è Nikolai Trusevyc, portiere della squadra più forte del Paese: la Dynamo Kiev. Ma in Ucraina, nel 1942, il pallone non è cosa per ragazze. E dopo l’invasione da parte del Reich non è cosa nemmeno per i campioni della Dynamo: accusati dai nazisti di collaborare con i sovietici e ridotti per questo alla fame e all’inattività, i giocatori hanno perso la voglia di vivere. Quando, a sorpresa, i tedeschi organizzano un campionato cittadino, non lo fanno certo per perdere; Sasha, d’altra parte, sa che suo padre e i compagni giocano sempre per vincere… Stavolta, però, vincere significherebbe morire. E qual è la vera vittoria? Lottare fino all’ultima azione, come chiede il pallone, o sabotare la partita, come le ha intimato un misterioso spettro, nel buio di un sottopasso? Mentre il fiume Dnepr, gelido, si porta via l’infanzia di Sasha, la Storia segue il proprio corso: il match avrà un esito cosi incredibile che nessuno, per lungo tempo, potrà raccontarlo.
ROMANZO: “Sulle onde della libertà” di Nicoletta Bortolotti ,
edito da Mondadori
LIBRO:
chiamo Mahmud e abito in un posto che dicono terra di tutti e di
nessuno.
O anche prigione a cielo aperto. Ma il suo vero nome è
Gaza City. Ho un’unica passione, un unico sogno, un’unica fissa: il
surf.”
Mahmud vive a Gaza City, una città colpita ogni
giorno dai bombardamenti, e adora il surf. Anche Samir adora il surf.
Ma il primo è palestinese e l’altro israeliano. Ma che differenza
fa? Hanno tutti e due gli stessi sogni e aspettano tutti e due la
stessa onda da cavalcare. E non importa se quell’onda sarà
israeliana o palestinese…
Bortolotti,
nata in Svizzera, vive in provincia di Milano. Lavora come redattrice
e ghost writer nell’editoria per ragazzi, e ha firmato diversi
libri di successo per adulti, tra i quali E qualcosa rimane
(Sperling&Kupfer). Mamma di due bambini trova il tempo di
scrivere in treno, che è la sua “casa viaggiante”.
DI RACCONTI: “CHIAMARLO AMORE NON SI PUO’. La violenza di genere”,
di 23 autrici, edito da MAMMEONLINE
LIBRO:
ragazze che vi affacciate al mondo dei grandi, questo libro è per
voi. Perché impariate dai nostri errori, impariate che amore vuol
dire rispetto e non sopraffazione, che amare vuol dire permettere
all’altro/a di essere se stessi. Insomma l’amore non può essere
egoista, altrimenti non lo si può chiamare amore.
23 scrittrici per
ragazzi vi offrono questi racconti per aiutarvi a riflettere e a
dialogare, perché non rimaniate in silenzio di fronte ai tremendi
fatti di cronaca. Ma anche perchè sappiate reagire a ciò che può
succedere intorno a voi, non solo quando si tratta di violenza
fisica, ma anche di gesti e comportamenti che comunque feriscono
profondamente.
Non è facile
crescere, né diventare uomini né diventare donne, e noi adulti non
vi stiamo offrendo dei grandi modelli. I messaggi proposti dai
nostri media spesso denigrano il corpo e il ruolo di voi ragazze e
così facendo offendono e confondono anche voi ragazzi. E tutto
diventa più difficile se ai modelli dei media si sovrappongono
quelli familiari, poi quelli educativi e ancora quelli delle diverse
culture che vanno mescolandosi nella nostra società sempre più
multiculturale ma ancora non interculturale.
Per tutti questi
motivi contiamo sull’enorme importanza dell’educazione affettiva e
sentimentale. E nell’educazione al genere, di cui tutti ci dobbiamo
fare carico, come famiglia, come scuola, come società.
Ed è per questo
motivo che il nostro libro è per tutti.
Il diario di Edo. Un adolescente in tempesta, di Fabiana Sarcuno, La
spina Edizioni
LIBRO:
storia parla di un ragazzo di nome Edo, il quale sta attraversando
un periodo difficile ma molto importante per il resto della sua
vita.
dalla separazione dei suoi genitori, il protagonista deve affrontare
un altro faticoso anno scolastico nel quale ci saranno molti
cambiamenti: l’arrivo del Prof Verano e il cambio di scuola di un
suo compagno.
nuovo anno è difficile anche per Aurora, una grande amica e anche
“l’amore” del protagonista, la quale ha scoperto di avere una
malattia grave.
mille avventure i ragazzi (il protagonista ed i suoi amici), tra le
quali il viaggio a Praga, alla fine dell’anno si vedono molto
diversi da i ragazzi che erano il settembre dell’anno precedente;
queste esperienze infatti hanno aiutato loro a crescere.
Sarcuno, Contestualmente
al lavoro scolastico, svolgo l’attività di autrice, rivolgendomi
soprattutto al pubblico degli adolescenti e dei preadolescenti.
Inoltre, sempre nell’ambito della narrativa per ragazzi, eseguo
curatele di classici, curandone la redazione e l’apparato didattico.
“LEVARSI LA CISPA DAGLI OCCHI”, di Carlo Concina e Cristina
Maurelli
FILM/DOC: dalla presentazione di Vito Mancuso
realtà del progetto “leggere
libera-mente”
la sto seguendo da qualche mese ma dopo essere stato all’interno
delle mura di Opera
mi sono reso conto che quest’idea meravigliosa sarebbe potuta
diventare patrimonio di molte persone attraverso l’invito del film.
la cispa dagli occhi”
viene rivolto in primo luogo a chi è fuori dalle mura: liberatevi
dall’idea comune che avete dal carcere perchè ad Opera
sta succedendo qualcosa che può diventare modello per altri sistemi
carcerari.
detenuti che si vedono in questo film sono persone libere nello
spirito, hanno ritrovato un nuova libertà, un motivo di vita
all’interno del carcere attraverso i percorsi di lettura e scrittura
creativa. In secondo luogo l’invito è rivolto a chi è dentro e non
vuole vedere l’opportunità che gli è davanti agli occhi.
che più mi ha colpito della giornata all’interno del carcere è
quella dopo la proiezione: i protagonisti del film sono saliti su
palco e si sono rivolti a tutti gli altri detenuti che probabilmente
non credono all’importanza del progetto. E allora l’invito più
forte è rivolto a loro con le parole di Dino: “Leggere
e scrivere all’interno del carcere è importantissimo per non essere
fagocitati da questa realtà“.
auguro che questo film possa far conoscere questo progetto a più
persone possibili, a partire dai giovani, che sono la nuova
generazione, all’interno della quale deve formarsi l’idea che il
carcere non deve solo essere “punitivo” ma anche
“costruttivo”.
Alessandra Montesanto, Vicepresidente dell’Associazione per i Diritti
Umani
alunni possono realizzare un loro lavoro sulle tematiche proposte: un
video, un reportage fotografico, un contributo scritto che:
pubblicato su www.peridirittiumani.com
presentato durante l’incontro con gli autori
di 4 euro per alunno partecipante
spese di viaggio per i relatori
incontri potranno svolgersi al mattino oppure al pomeriggio, in base
alle esigenze scolastiche. Si terranno direttamente nelle scuole,
anche a classi accorpate.
ulteriori informazioni e prenotazioni, scrivere a:
peridirittiumani@gmail.com