Te lo ricordi il TTIP?
Landaverde
Si chiamava TLC “Tratado
de Libre Comercio” .
Lo avevano scritto sui libri che
usavamo alle elementari. Libri che lo Stato distribuiva
gratuitamente a tutti i bambini e bambine del Paese. Il Messico ha
una popolazione attuale di 119.715.000 persone.
Nel 1994, quando è entrato in
vigore il TLCAN (Tratado de
Libre Comercio con America del Norte)
eravamo in 93.059.000, di cui un buon 28% era costituito da bambini.
Io avevo 9 anni e frequentavo la scuola pubblica dove si sono
incaricati di lavarci per bene i nostri piccoli cervelli. Ci
dicevano che il TLC avrebbe portato tantissimi vantaggi al nostro
Paese, avrebbe creato posti di lavoro, si sarebbero abbassati i
prezzi della merce, avremmo avuto un’ ampia scelta dei prodotti
più svariati che non immaginavamo neanche. Insomma questo TLC era
proprio una figata!
E così andavamo in giro tutti
quanti a parlare bene del TLC perché avrebbe portato un sacco di
cose belle in Messico, saremmo diventati moderni come i nostri
carissimi vicini statunitensi.
Si! Meno male che il Presidente
della Repubblica, Ernesto Zedillo, firmò questo trattato con gli
Stati Uniti e il Canada: ci voleva proprio, visto che ci leccavamo
ancora le ferite del cambio di moneta del 1992 grazie al Presidente
Carlos Salinas de Gortari. Ci voleva proprio una bella notizia. Col
cambio della moneta i miei genitori hanno perso la casa e non sono
più riusciti a pagare la macchina. Era una macchina bellissima,
moderna perché eravamo benestanti. Eravamo.
Il clima del Paese era di una
depressione collettiva,
tutti gli adulti erano tristi, avevano perso le case, il lavoro, le
macchine. Tutto. Così lo Stato pensò bene di dire a tutti i bimbi
che questo TLC avrebbe fatto ritornare il sorriso sulla faccia dei
nostri genitori. Tornavamo a casa entusiasti a parlare di questo
trattato che il nostro lungimirante Presidente stava proprio per
firmare.
Non vedevamo l’ora di poter
comprare tutte le cose che qua non c’erano. Beh, la verità è che
qua le cose c’erano, eccome. Ma non è lo stesso: sapete il
fascino dei prodotti che vengono dagli Stati Uniti, sì sì proprio
loro…Gli Stati Uniti di America, quelli dei Mc Donald’s, dei
Burger King dei Kentucky Fried Chicken. Stavano arrivando! Loro,
quelli di Monsanto e il loro maiz transgenico.
Mi ricordo benissimo la prima
volta che sono entrata a Wal Mart. Mi sono trovata con una scelta
ampissima di prodotti che guardavamo solo nei film: pizze
surgelate, hamburger surgelati, involtini primavera surgelati. Un
mondo del surgelato in questi corridoi lunghissimi illuminati in un
modo strano, un po’ come i casinò con delle luci che ti fanno
perdere la percezione del tempo. Quando stai lì, vuoi solo comprare
cibo. Mi ricordo ancora quanto ero rimasta stupita di queste angurie
luccicanti e perfette, tutte ma proprio tutte erano della stessa
uguale misura e stavano benissimo sugli scaffali. I pomodori erano
rossi rossi e luccicanti, le carote le uve, le mele. Era tutto
luccicante e perfetto. C’erano anche gli avocadi, sì, avocadi
israeliani. Ma, aspetta la parola avocado
viene dal nahuatl
ahuacatl
lingua degli aztechi. Perché l’avocado è messicano,è nostro.
Invece gli avocadi di Wal mart venivano da Israele. Niente di
sorprendente per una città come la mia dove c’è un grande parco
di nome Ben Gurion.
Dal 1994 in poi il Messico si è
riempito di questi grandi supermercati e si è anche riempito di
obesità e diabete.
Tutto è cominciato negli anni ’90
quando Wal Mart acquisì il 50% dei supermercati diciamo messicani
Bodegas Aurrera che
comunque sono stati fondati da uno spagnolo. Con l’entrata in
vigore del TLC, Wal Mart è riuscito a comprare tutto: Aurrera,
Superama, Sam’s, Suburbia e Vip’s e ha gradualmente aperto i Wal
mart Supercenter e i Sam’s Club. Tutti supermercati all’ingrosso
di cibo spazzatura.
Nel mondo ci sono 670 millioni di
obesi. Messico al primo posto. Anche in obesità infantile.
Prendiamo un esempio. Una delle
bibite più famose in Messico, escludendo ovviamente la Coca Cola è
questa: Manzana Lift. Fra gli ingredienti ci sono in ordine: acqua,
zucchero e succo di mela, lo dice il nome stesso della bibita
manzana che
vuol dire mela. Peccato che il succo di mela sia solo l’1%. La
bibita ha 144 kcal. Considerando che a pranzo ne bevi al meno 2 se
non 3 bicchieri… ecco che arriva il diabete. Il 99% della
popolazione messicana (sì avete letto bene!) consuma Coca cola
quotidianamente. Cioè, ogni messicano ne beve almeno 775 bottiglie
all’anno, ½ litro al dì. Quando abitavo ancora in Messico bevevo
almeno 2 lt di Coca cola al giorno. Mi costava di meno dell’acqua.
Perché noi compravamo a Wal mart i pacchi giganteschi di Coca cola.
Mio nonno è diabetico ed io ho avuto dei seri problemi
gastrointestinali da giovanissima.
La principale causa di morte nel
mio Paese è il diabete, segue l’obesità.
Il Messico è maiz. Noi siamo il
popolo del maiz. Io non riesco proprio a concepire la mia vita
senza. E’ sempre stato il sostento e la base dell’alimentazione
dei popoli azteca, maya, zoque, zapoteca, purhèpecha, totonaca ecc.
E voi penserete che mai e poi mai
potremmo importare il maiz.
Il TLCAN ha permesso, per fare
soltanto un esempio, a Monsanto di venderci il loro maiz
transgenico. A partire dal 1994 l’importo di maiz statunitense è
aumentato fino ad arrivare a 6 milioni di tonnellate.
Nel 1995 il bilancio destinato
all’agricoltura era del 6.4%. Nel 2000 del 2.9%. Lo Stato ha
lasciato morire di fame ai 25 milioni di contadini che vivevano
grazie alla coltivazione di maiz. Ora tutte queste persone sono
diventate consumatrici di maiz contaminato e più del 75% vive sotto
la soglia di povertà.
Si, me lo ricordo bene il TTIP.