Un cortometraggio per parlare del tumore al seno
di Segni,
nasce dalla voglia di raccontare delle storie di dolore nella fase di“rinascita”. Protagoniste del delicato racconto sono tre donne
(Donatella Gimigliano,
Monica Periccioli
e Arianna Stabile),
una narratrice e un’artista del mondo della musica.
narratrice (Rita Dalla
Chiesa), è colei che
raccoglie la testimonianza di tre donne coraggiose, che hanno
affrontato la violenza psicofisica del tumore al seno, il tutto con
le musiche e le incursioni della cantante (Fiordaliso).
Attraverso i loro racconti, in chiave di conversazione/confessione,
scopriamo quello che le donne raramente dicono: il percorso che hanno
dovuto affrontare (o che stanno affrontando), spesso da sole, per
superare la dirompente violenza che il cancro esercita sul loro
corpo, sulla loro mente e sulla loro vita. Cinque i punti cardine:
combattere il male per riappropriarsi del proprio corpo e
dell’equilibrio psichico, dei rapporti interpersonali (che spesso
vengono meno), col resto della società e col mondo del lavoro.
Riappropriarsi anche dei piccoli gesti quotidiani che fanno parte del
mondo femminile, come truccarsi, scegliere un bel vestito per uscire,
sistemarsi i capelli. Riprendere consapevolezza della propria
femminilità, della bellezza che fa parte di ogni donna. Il simbolo
che accompagna le nostre quattro protagoniste nei loro racconti è il
fiore di camomilla. La camomilla rappresenta la forza e il coraggio
nei momenti difficili, ma viene anche utilizzata in natura con un
nobile scopo: travasandola accanto a piante malate, ha il potere di
rinvigorirle.
serena: le donne protagoniste e la narratrice stringono in mano
ognuna dei mazzolini di camomilla, e decidono di offrirli a noi, come
gesto di forza e solidarietà per chiunque ne avesse bisogno.
un’anticipazione del corto: