Ieri sera, 19/12/15, dopo la conclusione del riuscito presidio “BASTA MURI, APRIAMO LE PORTE”, contro il razzismo e per i diritti di migranti, rifugiati e sfollati, organizzato dalla Rete Milano Senza Frontiere e svoltosi nel pomeriggio in Piazza San Carlo, a Milano, gli attivisti antirazzisti Jorge Carazas e Roberto Reyes sono stati oggetto di una grave aggressione: sconosciuti li hanno seguiti in auto per alcune ore, mentre andavano a riporre i materiali utilizzati durante il presidio e, in via Accademia, hanno esploso in loro direzione alcuni colpi d’arma (presumibilmente ad aria compressa).
Fortunatamente Jorge è stato colpito solo di rimbalzo da un piccolo proiettile ed è riuscito a mettersi immediatamente in fuga col suo scooter. Ma un’auto ha continuato a seguirlo a brevissima distanza, fin quasi a tamponarlo.
Esprimiamo, prima di tutto, la nostra solidarietà e la nostra vicinanza a Jorge e Roberto, nostri instancabili compagni in tante lotte per la dignità e la vita dei migranti e delle migranti, contro il razzismo, per l’uguaglianza di diritti e opportunità per tutte le persone che vivono in questo paese.
Denunciamo il clima d’odio e di violenza contro i migranti e contro chi sostiene i loro diritti, da più parti alimentato: che è il contesto che permette, istiga, giustifica simili vergognose aggressioni di stampo fascista.
Chiamiamo tutti e tutte a rafforzare la mobilitazione antirazzista che la Rete Milano Senza Frontiere sta portando avanti dal giugno scorso con la “Marcia dei Nuovi Desaparecidos” che ogni giovedì ricorda le migranti e i migranti scomparsi nel Mediterraneo, denunciando le politiche assassine dei governi europei – compreso quello italiano – che continuando a tener chiuse le frontiere continentali costringe centinaia di migliaia di fuggiaschi, di poveri, di perseguitati che cercano un rifugio e un futuro in Europa a viaggi estenuanti e pericolosi, troppo spesso fatali. Un’iniziativa che in questi mesi si è estesa e si svolge in contemporanea a Roma, Torino e Palermo.
Per quel che ci riguarda: VIOLENZA E MINACCE NON CI FERMANO. LA LOTTA CONTINUA!