VI congresso “Nessuno tocchi Caino”: il carcere è una pena di morte mascherata
tocchi Caino’ svoltosi nel carcere di Opera, a Milano, si è
concluso con l’approvazione di una mozione che impegna gli organi
dirigenti a far propri e a rilanciare gli obiettivi sul
miglioramento delle condizioni carcerarie di papa Francesco, che lo
scorso anno ha definito l’ergastolo come una “pena di morte
mascherata”. Apertosi ieri con un messaggio del presidente
della Repubblica Sergio Mattarella, il congresso ‘Spes contra spem’
ha visto la partecipazione di circa 400 persone. Tra loro c’erano
oltre 200 detenuti, molti dei quali condannati all’ergastolo, alcuni
arrivati a Opera da Padova e da Voghera per raccontare le loro
storie.
La mozione, nel dettaglio, impegna
anche “a promuovere ricorsi in sede internazionale, in
particolare al Comitato dei diritti umani delle Nazioni Unite, alla
Corte europea dei diritti dell’uomo e, in Italia, alla Corte
Costituzionale, volti al superamento dei trattamenti crudeli e
anacronistici come il regime di cui all’art. 41 bis. e il sistema
dell’ergastolo ostativo che, per modalità specifiche e durata
eccessiva di applicazione, provocano, come ampiamente dimostrato
dalla letteratura scientifica – oltre che da numerosi casi concreti
– danni irreversibili sulla salute fisica e mentale del detenuto,
tale da configurare la fattispecie di punizioni umane e degradanti”.
Infine, la mozione invita il
Congresso a elaborare un primo rapporto di ‘Nessuno tocchi Caino’
sull’ergastolo nel mondo a partire dall’Europa. Tra i prossimi
progetti anche quello di realizzare un docu-film, a cura di Ambrogio
Crespi, dal titolo, ‘Spes contra spem-Liberi tutti’.
La diretta del congresso del 2013, per voi: