America latina, i diritti negati: L’Argentina, l’attivista Milagro Sala e las Madres de Plaza de Mayo
di Mayra Landaverde
A Ottobre dell’anno scorso in Argentina si sono tenute le elezioni presidenziali. Dopo il ballottaggio fra i due principali candidati Daniel Scioli (Frente para la Victoria) e Mauricio Macri (Frente Cambiemos) è stato dichiarato vincitore quest’ultimo. Il fronte Cambiemos è un’alleanza formata da partiti come il Parido Conservador Popular, Partido Popular Progresista e altri perlopiù di destra.
Mauricio Macri è stato da sempre un manager e imprenditore, figlio di Francisco Macri che ha fondato il famoso gruppo economico in materia di edilizia, industria alimentare e automobilistica.
Ecco chi guida l’Argentina dal 10 Dicembre 2015. E infatti si è visto subito.
Milagro Sala, conosciuta attivista argentina dirigente dell’ Organizzazione Barrial Túpac Amaru è stata arrestata sabato 16 gennaio. La polizia ha fatto irruzione nel suo domicilio e l’hanno subito portata via. E’ stata accusata d’istigazione a delinquere e frode.
Il governatore di Jujuy, Gerardo Morales ha aggiunto, poi, altre accuse all’attivista.
Già nel 2013 Sala e altri compagni della Tupac Amaru sono stati vittime di un attentato.
L’Associazione Tupac Amaru è un gruppo che si dichiara indigenista e propone come modello politico quello di Evo Morales, Presidente della Bolivia. In questo momento ha circa 16 diversi gruppi in alcune delle provincie dell’Argentina come Salta, Tucumàn, Capital Federal .
Milagro è stata ,dal 2013, deputata per il Fronte Unidos y Organizados de Jujuy, e poi dal 2015 ha collaborato nel Parlasur per il Fronte para la Victoria.
Al momento dell’arresto si svolgeva pacificamente un presidio nella piazza principale del capoluogo di Jujuy per rivendicare l’operato finora svolto nella massima onestà dalle cooperative del lavoro. A metà gennaio di quest’anno Morales ha chiuso tutti i conti bancari dell’associazione.
Dal giorno della sua arbitraria detenzione, Sala sta facendo uno sciopero della fame e diversi politici e attivisti internazionali hanno denunciato la situazione dell’attivista.
Ancora prima di questo episodio, il 31 dicembre 2015, un gruppo di sconosciuti ha lanciato uova e provato ad entrare a forza nella sede di Radio Madre, emittente de las Madres de Plaza de Mayo. Si è fatta subito una denuncia e il COMUNA (Comunicadores Argentinos) ha collegato l’accaduto al Governo di destra di Macri. Niente di nuovo, già il 12 dicembre la presidente dell’associazione delle Madres, Hebe de Bonafini, è stata accusata d’istigazione a delinquere, proprio come è successo a Milagro Sala.
Sarà un caso? Non credo proprio. Purtroppo fischiano venti di fascismo nella bella e ribelle Argentina.