Barbara Spinelli al Parlamento europeo sul caso Turchia
A poche ore dall’attentato ad Ankara, in cui hanno perso la vita almeno 37 persone stando agli ultimi aggiornamenti, pubblichiamo un intervento di Barbara Spinelli, della scorsa settimana, presso il Parlamento europeo.
Barbara Spinelli (GUE/NGL) ha preso la parola nella sessione plenaria del Parlamento europeo dedicata alla Preparazione della riunione del Consiglio europeo del 17 e 18 marzo 2016 ed esito del vertice UE-Turchia, intervenendo dopo le dichiarazioni del Consiglio e della Commissione.
Punto in agenda:
Preparazione della riunione del Consiglio europeo del 17 e 18 marzo 2016 ed esito del vertice UE-Turchia
– In rappresentanza della Presidenza del Consiglio: Jeanine Hennis-Plasschaert, ministro della difesa olandese
– In rappresentanza della Commissione europea: Valdis Dombrovskis, Vice-Presidente e Commissario per l’euro e il dialogo sociale
Intervento di Barbara Spinelli:
Vorrei ricordare alcune parole dette recentemente dal Presidente Tusk.
Ai fuggiaschi ha detto, il 3 marzo: “Non venite in Europa! It’s all for nothing”. Come se avessero scelta quando scappano.
E ieri ha detto: “Son finiti i giorni della migrazione irregolare in Europa!”
È falso, e Tusk lo sa. Il 91 per cento degli arrivi in Grecia fugge da guerre, e voi li respingete tutti in Turchia chiamandoli migranti irregolari.
Siete accusati di illegalità e refoulement dall’Alto Commissariato Onu, dal Consiglio d’Europa, da Amnesty.
A Erdogan date tutto: il doppio del promesso, 6 miliardi; il silenzio sui massacri in Kurdistan e sull’attacco ai media; e anche una zona protetta in Siria, che Erdogan userà per colpire i curdi salvando al-Nusra.
E cosa otterrete? I fuggitivi prenderanno strade più letali, e a voi resterà il disonore. Io chiamo questo: appeasement.