Rapporto ISPI 2016. Scenari globali e l’Italia. Le nuove crepe della governance mondiale
Il 2015 ha assistito a una nuova proliferazione di crepe materiali e simboliche, drammatizzata dalle nuove minacce terroristiche e simboleggiata, nella stessa Europa, dalla costruzione di muri e barriere ai confini fra uno stato e l’altro.
Ma è l’intero ordine internazionale a essere sprofondato in quello che appare sempre di più come un circolo vizioso. Da un lato, il moltiplicarsi delle crepe politiche ed economiche mette ogni volta in luce l’inadeguatezza degli strumenti esistenti di governance.
Dall’altro lato, la mancanza o il ritardo delle risposte concertate approfondisce le crepe esistenti e rischia di crearne di nuove, come è già avvenuto di fronte alle crisi dell’ultimo anno. Il Rapporto Ispi 2016 si propone d’interpretare questa impasse, partendo dai fatti più recenti, ma cercando di cogliere le linee di tendenza più profonde che hanno condotto a questo esito.
La prima parte del volume è dedicata all’evoluzione complessiva dello scenario internazionale, tanto nella dimensione politica quanto in quella economica. Nella seconda parte, l’orizzonte si restringe sull’Italia che, nella crisi degli strumenti multilaterali di governance, rischia di smarrire il tradizionale ancoraggio della propria politica estera.
A cura di:
Alessandro Colombo, Professore ordinario di Relazioni internazionali all’Università degli Studi di Milano e responsabile dell’Osservatorio Studi strategici dell’Ispi.
Paolo Magri, Vicepresidente esecutivo e Direttore dell’Ispi, docente di Organizzazioni Internazionali all’Università degli Studi di Pavia e Segretario del Gruppo italiano della Trilateral Commission.
Per scaricare il rapporto: