“America latina: i diritti negati”: Carovane migranti
di Mayra Landaverde
E’ partita il 2 aprile da Torino la 2a Carovana per i diritti dei migranti, per la verità e la giustizia. Le tappe saranno Torino, Mondeggi, Roma, Pescara, Lanciano, Caivano, Altamura, Palazzo S. Gervasio, Riace, Caltanissetta, Sutera, Agrigento, Niscemi, Siracusa e Catania.
Sono tutte località del territorio italiano e questa rubrica parla di Latinoamerica. Cosa c’entrano allora? Tutto. Perché la Carovana migrante lavora a stretto contatto con il Movimiento Migrante Mesoamericano che organizza a loro volta la Caravana de madres centroamericanas.
La carovana delle madri latinoamericane parte dal sud del Messico e percorre lo stesso tragitto che fanno i migranti attraversando tutto il paese con l’obiettivo di arrivare vivi al confine con gli Stati Uniti. Si, arrivare vivi, perché non è per nulla scontato.
Migliaia di donne uomini e bambini spariscono in questo viaggio. E’ questo il motivo per cui si fa la carovana, per cercarli. E in dodici anni hanno ritrovato decine di persone.
In questa seconda edizione della Carovana migrante ( la prima fu nel 2014 ) ci saranno oltre ai volontari che organizzano lo svolgimento di questo lungo viaggio, tre persone che vengono dal Messico e una dalla Tunisia.
Omar Garcìa Velàzquez, portavoce degli studenti della scuola “Normale “Rurale Raúl Isidro Burgos” di Ayotzinapa nello stato del Guerrero in Messico; è un sopravvissuto della tragica notte del 26 settembre 2014 nella quale tre studenti furono uccisi e altri 43, prelevati dalle forze dell’ordine, sono scomparsi.
Le scuole normali rurali, essendo completamente gratuite, costituiscono l’unica possibilità di studio per lo strato più povero della popolazione, ma questi studenti sono un esempio di impegno scolastico civile e di lotta per tutti gli studenti messicani. In un contesto di corruzione e narcotraffico e distruzione ambientale da parte delle multinazionali studiano per diventare maestri, inseguono il sogno di formare i più emarginati a costruire un mondo di giustizia sociale e sono l’unico supporto dei bisogni della loro comunità. Per questo sono oggetto di repressione. La vicenda dei 43 studenti ha prodotto nel Messico, in cui la violenza contro la natura e contro l’uomo è normale e la protesta viene criminalizzata, una grande mobilitazione e voglia di cambiamento.
Guadalupe Gonzàlez fa parte di un gruppo di donne conosciute con il nome “Las Patronas”, che vive nel quartiere Patronas della città de Los Reyes nello stato di Veracruz in Messico. Sono persone comuni che ogni giorno, senza nessun utile personale, preparano il cibo per i migranti che attraversano il Messico sul treno soprannominato “La Bestia” nel loro viaggio verso gli Stati Uniti.
Da vent’anni svolgono questo lavoro perché purtroppo la condizione dei migranti non è cambiata, anzi è peggiorata. Sono un esempio che ogni essere umano dovrebbe seguire, portano vita sulla strada della morte.
Ana Gricélides Enamorado è una madre honduregna che, da anni, cerca il figlio di cui non ha più notizie dal 2010.
Ora Ana vive in Messico e lavora con il Movimiento Migrante Mesoamericano continuando la ricerca del figlio ed aiutando tutti gli altri familiari a cercare i loro cari scomparsi. E’ diventata un’autorevole portavoce del Movimento e della Caravana Centroamericana
Imed Soltani è il rappresentante dell’associazione tunisina “La terre pour tous” che da cinque anni rappresenta le madri di 504 ragazzi dispersi durante il viaggio migratorio verso l’Italia e le supporta nella loro ricerca, nel tentativo di ritrovarli o di conoscere la verità sulla loro sorte.
Si tratta di persone svanite nel nulla dopo l’approdo sulle nostre coste, e sul cui arrivo in Italia esistono evidenze tratte da fotografie e riprese video.
Mettere insieme tutte le nostre lotte ma in particolare la ricerca dei nuovi desaparecidos da questa parte nel Mediterraneo e dall’altra in Messico non può che darci forza per continuare finché non cessino tutte queste tragedie e fino a ritrovare l’ultimo dei figli dispersi, ovunque sia nel mondo.
Per sostenere il tour della Carovana migrante in Italia: https://www.produzionidalbasso.com/projects/9901/support