Il Parlamento europeo: gli accordi Ue/Turchia e accordo unitario in tema di migrazioni
Cinquantanove deputati del Parlamento europeo hanno cofirmato l’interrogazione scritta che Barbara Spinelli, deputata del gruppo GUE/NGL, ha rivolto alla Commissione europea chiedendo conto della conformità dell’accordo UE-Turchia con il divieto di respingimento sancito dalla Convenzione di Ginevra.
«Secondo l’Osservatorio siriano per i Diritti umani», ricorda l’interrogazione, «sedici profughi siriani, fra cui tre bambini, sono stati uccisi dalle Guardie di frontiera turche mentre tentavano di mettersi in salvo in Turchia», mentre profughi siriani intervistati da Amnesty International nel Sud della Turchia riferiscono «che i propri parenti sono stati espulsi dal Paese in violazione del diritto internazionale, inclusi i minori non accompagnati». Lo stesso Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati denuncia le «continue e gravi carenze nelle condizioni procedurali e di accoglienza sia in Turchia sia in Grecia, un Paese costretto a ospitare un numero sproporzionato di rifugiati a causa della chiusura delle frontiere della rotta balcanica e del fallimento dello schema di ricollocamento dell’UE».
Poiché «deportare migranti e rifugiati senza aver prima vagliato le loro richieste di asilo comporta una lesione del diritto internazionale», Barbara Spinelli e i cinquantanove deputati co-firmatari chiedono alla Commissione «in base a quali elementi la Commissione ritenga che rimandare i migranti in Turchia non violi il principio di non-refoulement, vincolante per l’Unione europea».
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Il Parlamento ha votato il rapporto sulla “situazione nel Mediterraneo e la necessità di un approccio globale dell’UE in materia di immigrazione” redatto dalle co-relatrici Roberta Metsola (PPE) e Kashetu Cecile Kyenge (S&D).
Secondo Barbara Spinelli, relatrice ombra per il Gruppo GUE/NGL, i negoziati sono stati difficili a causa del patto di ferro stretto tra Popolari e Socialisti, i due gruppi cui appartengono le co-relatrici. «Avevo inizialmente pensato di consigliare al mio gruppo il voto favorevole al rapporto, ritenendo rilevanti alcuni punti senz’altro positivi, come la richiesta di azioni umanitarie europee di ricerca e soccorso in mare, il mutuo riconoscimento delle decisioni nazionali di asilo e la protezione temporanea che contempla l’apertura di corridoi umanitari in cooperazione con l’UNHCR», ha dichiarato l’eurodeputata. «Da mesi, tuttavia, le politiche dell’Unione vanno in tutt’altra direzione e assistiamo a un degrado senza precedenti. Siamo di fronte a un accumulo di scelte, della Commissione e del Consiglio, che sanciscono al tempo stesso la chiusura delle frontiere come conditio sine qua non della sopravvivenza di Schengen, e un’indifferenza di natura criminosa verso la sorte dei rifugiati. La più decisiva di queste scelte è l’accordo con la Turchia, accordo giudicato illegale dall’ONU e da molti esperti di diritto internazionale ed europeo».
In proposito Barbara Spinelli ha presentato – tra gli altri – tre emendamenti volti a criticare gli effetti dell’accordo UE-Turchia, che non sono passati a causa del voto negativo di parte del Partito socialista. Per questo l’eurodeputata del GUE/NGL ha consigliato al proprio gruppo politico l’astensione.
«Eravamo partiti con due ambizioni forti», ha detto in Plenaria, «darci una visione olistica del Mediterraneo e delle migliaia di morti in mare; capire che non siamo di fronte a una “questione immigrati” ma a una “questione rifugiati”. Se “olistico” vuol dire superare una difficoltà affrontando insieme i suoi diversi aspetti, e se penso alle politiche europee dell’ultimo anno e mezzo, mi domando se siamo stati all’altezza. Non è visione olistica la concentrazione degli Stati membri e della Commissione (Frontex compresa) sul controllo delle frontiere e sul respingimento dei rifugiati, con la scusa che Schengen si salva solo così; non è visione olistica la frase vergognosa di Donald Tusk che invita i fuggitivi da guerre e dittature e non venire “soprattutto” in Europa; non è olistica Frontex trasformata in Nuova agenzia per i respingimenti collettivi; non è olistico, sopra ogni altra cosa, l’accordo con il regime turco, che respinge tanti rimpatriati nelle zone di guerra siriana mentre in casa reprime i connazionali curdi».
Altri importanti emendamenti di Barbara Spinelli sono stati bocciati, lasciando unicamente un richiamo all’Articolo 3 della Convenzione di Ginevra: questo spiega il voto negativo di molti parlamentari del GUE/NGL. Nonostante questo l’eurodeputata ha confermato l’astensione, convinta che il rapporto rappresenti comunque un progresso rispetto alle politiche decise ultimamente da Commissione e Consiglio.