E’ iniziata la “stagione del taglio”
La pratica delle mutilazioni genitali femminili o MGF, è definita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come “qualsiasi procedura che intenzionalmente altera o provoca lesioni agli organi genitali femminili per ragioni non mediche”… ed è diffusa soprattutto in estate quando le ragazze non vanno a scuola e hanno più tempo per guarire. La mutilazione genitale femminile è una palese violazione dei diritti umani estremamente pericolosa che può causare infezioni, parti difficili, mestruazioni dolorose e limitare il piacere sessuale. E’ una pratica culturale e non religiosa che come rito di passaggio ha lo scopo di tenere sotto controllo il corpo della donna e l’intera società. Si calcola che 200 milioni di donne e bambine in 30 Paesi in tutto il mondo hanno subito questa pratica: in Somalia addirittura più del 90% e questo ha spinto le autorità a cambiare la legislazione: nella regione del Puntland, nord-est della Somalia, è stato appena presentato un disegno di legge per la completa abolizione e gli analisti politici valutano che i 3/4 dei parlamentari sono favorevoli all’iniziativa.
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