Giorgio Marincola, il partigiano somalo
Giorgio Marincola, medaglia d’oro al valor militare, ucciso durante una rappresaglia nazista il 4 maggio del ’45. Giorgio Marincola perse la vita a soli 23 anni. Giorgio Marincola era somalo.
Nato in Somalia, appunto, da una donna del luogo e da un maresciallo di fanteria italiano (allora l’Italia aveva colonizzato il Paese africano), trascorse l’infanzia in Calabria per poi trasferirsi a Roma, nel 1933.
La sua storia è emersa dall’ “armadio della vergogna” che, troppo a lungo, ha occultato i fatti realtivi ai crimini commessi dai nazifascisti e che è stato aperto solo grazie alla volontà del Procuratore generale militare presso la Corte di Cassazione, Antonino Intelisano. E la storia di Giorgio Marincola viene riproposta in una nuova edizione del libro intitolato Razza partigiana, a cura di C. Costa e L. Teodonio, per Iacobelli editore, un’ edizione arricchita da un cd che, con il testo scritto, intreccia la storia individuale del protagonista a quella universale: la LIBERAZIONE di un uomo di pelle scura il cui destino è quello di nascere e vievere durante il periodo della massima evoluzione del razzismo e della repressione e quella di un popolo e di un Paese che finalmente ha trovato la coscienza e la forza di ribellarsi alla dittatura.
Tanti sono i testi letterari, saggistici, teatrali e cinematografici che raccontano la Resistenza, la lotta per la libertà e la democrazia, ma questo è particolarmente importante per capire il Passato e migliorare il Presente in cui sono ancora evidenti slogan e comportamenti discriminatori, dettati dalla (falsa) paura nei confronti dell’Altro, del “diverso”. Il cd allegato al libro è stato realizzato da Wu Ming2, con musiche e parole di Egle Sommacal, Paul Pierretto, Stefano Pilla e Federico Oppi. Giorgio Marincola è stato,e deve essere ancora oggi , emblema di un giovane che si è battuto per la libertà, per i diritti universali e civili, per l’uguaglianza. E anche in suo nome – come in quello di tanti come lui – scendiamo in piazza per riaffermare quei valori che oggi facciamo fatica e riconoscere dentro e fuori di noi.