NUOVO TEAM SANITARIO A BORDO DELL’AQUARIUS DI SOS MEDITERRANEE: MEDICINS DU MONDE PASSA “IL TESTIMONE” A MEDICI SENZA FRONTIERE OLANDA.
Sarà l’equipe di “Medici Senza Frontiere Olanda” a seguire le prossime operazioni di salvataggio in mare della nave Aquarius, che salperà oggi da Trapani verso le coste Libiche.
L’associazione subentra a quella di “Medécins du monde” che dall’inizio della missione è stata a bordo dell’imbarcazione privata Aquarius, che da febbraio di quest’anno è in mare per il salvataggio di vite umane.
SOS MEDITERRANEE ringrazia l’equipe di Medicins du Monde per il grande impegno e l’attività svolta e dà il benvenuto ai nuovi compagni di navigazione, con i quali, durante la sosta tecnica a Trapani dell’Aquarius lo scorso 30 aprile, si è svolta la prima riunione operativa, tra MSF e le tre consorelle di SOS MEDITERRANEE: Francia, Germania, Italia.
Un’altra importante collaborazione che permetterà alla nave Aquarius, che in appena due mesi di attività umanitaria nel Canale di Sicilia ha già tratto in salvo 917 persone, di proseguire al meglio il suo lavoro di monitoraggio e salvataggio nel tratto di mare che va dall’Italia alla Libia e dove, in questa stagione, sono attese molte imbarcazioni di migranti.
Ricordiamo che “SOS Mediterranee” è un’associazione umanitaria indipendente, per il soccorso in mare. Nata in Germania nel 2015 per impulso di un ex ammiraglio di marina, Klaus Vogel, è stata dopo qualche mese fondata anche in Francia ed in Italia costituita lo scorso 19 febbraio 2016 a Palermo.
L’associazione ha l’obiettivo di tenere in mare una nave che possa affiancare le operazioni di soccorso e salvataggio dei migranti nel Mediterraneo attraverso cure e interventi d’urgenza a bordo, attraverso l’ascolto e il sostegno medico-psichiatrico e infine attraverso l’accompagnamento e la testimonianza sulle realtà ed i volti della migrazione.
Principi ed obiettivi condivisi durante l’incontro con il nuovo partner Medici Senza Frontiere Olanda.
Aquarius, vista la gravità della situazione, ha deciso di prorogare il periodo in mare, inizialmente previsto di soli tre mesi, fino alla fine dell’anno.
Per realizzare questi obiettivi è sempre attiva la campagna di raccolti fondi, che permetterà alla nave di proseguire le operazioni di salvataggio.