Siamo d’accordo con quanti, anche nel Governo, sostengono che il rilancio della nostra cooperazione internazionale allo sviluppo, oltre a favorire processi di pace costruendo solidi partenariati, può utilmente contribuire alla fuoriuscita dalla crisi. Rispondere di più e meglio ai bisogni e alle richieste dei paesi e dei popoli africani, mediterranei e del vicino Oriente, latino americani, asiatici, significa anche accrescere il ruolo dell’Italia in Europa e nel Mondo. E’ un obiettivo di tutti!
Il rilancio della cooperazione deve comportare qualità ed efficacia nelle azioni di sviluppo.
E’ per questo che LINK 2007 già il 7 marzo scorso, con un articolo firmato da Nino Sergi (http://www.onuitalia.com/2016/03/07/agenzia-cooperazione-sergi-appello-a-madia-per-completare-ranghi), ha aggiunto la sua voce all’appello al Governo affinché l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo sia rafforzata con nuovo personale con specifiche competenze e professionalità nel settore. Un appello ad oggi non ascoltato.
Ci sono competenze italiane giovani, nelle Agenzie delle Nazioni Unite, nelle Organizzazioni Regionali di Sviluppo, nel mondo delle ONG, con anni di esperienza sul campo, alta professionalità e solida preparazione accademica, anche grazie al fatto che esiste da anni un’offerta formativa specializzata tramite il partenariato tra ONG e Università.
Dare a queste persone l’opportunità di mettersi al servizio della cooperazione italiana è nell’interesse del paese.
E’ anche così che possiamo e dobbiamo costruire il presente e il futuro della nostra cooperazione internazionale.