Partiamo da 20×20: la nuova campagna di Antigone che promuove le misure alternative al carcere
Partiamo da 20×20 è la nuova campagna promossa da Antigone.
Oggi ci sono oltre 53.000 persone che stanno scontando la propria pena nelle nostre carceri. Nello stesso momento circa 23.000 persone la scontano fuori dal carcere, in misura alternativa, cui si aggiungono le oltre 8.000 che usufruiscono della nuova misura della messa alla prova.
Si tratta di misure che si scontano nella comunità, meno costose e più efficaci del carcere nel promuovere il reinserimento ed evitare la commissione di nuovi reati da parte di chi ha scontato la propria pena.
Patrizio Gonnella, Presidente di Antigone, ha dichiarato all’ Associazione per i Diritti umani: “Il carcere deve diventare estrema ratio. Dobbiamo costruire un modello sanzionatorio più diversificato e efficace. Il carcere è costoso e vessatorio. Per questo puntiamo a un maggiore investimento sulle misure e le sanzioni alternative. È anche una via più sicura visto che incide in maggior misura sull’abbandono di pratiche e stili di vita devianti”.
Ma per le misure alternative l’amministrazione penitenziaria spende meno del 5% del proprio bilancio. La parte più avanzata del nostro sistema di esecuzione delle pene dunque è anche di gran lunga quella con meno risorse. I soldi servono tutti per il carcere. In molti paesi europei oggi il più grande ostacolo alla diffusione delle alternative al carcere è connesso alla carenza di riconoscimento pubblico, di risorse e di personale, spesso insufficiente ad espletare compiutamente il proprio mandato, e non a caso le European Probation Rules (CM/Rec(2010)1) insistono moltissimo su questi aspetti. Anche in Italia è così, e per questo chiediamo innanzitutto che l’Italia arrivi a spendere, entro il 2020, il 20% del bilancio dell’Amministrazione penitenziaria per il sistema delle misure alternative.