Alleanza per la Formazione oltre i confini con Doctor’s Life, voce internazionale dei medici stranieri laureati in Italia
Presentato a Roma il nuovo palinsesto del canale Doctor’s Life alla presenza del Direttore di Adnkronos Dr. Giuseppe Pasquale Marra, del Presidente dell’Associazione dei Medici di Origine Straniera in Italia Prof. Foad Aodi e dei maggiori esperti dell’informazione e della ricerca scientifica.
“Il 70% dei medici di origine straniera torna nei loro Paesi dopo la laurea in Italia, ma conserva il legame con l’Italia anche attraverso l’aggiornamento professionale di Doctor’s Life. Grazie al gruppo Adnkronos, per aver riportato la nostra voce con grande professionalità dal 2000, trasmettendo in tempo reale notizie, ricerche e dati statistici dai nostri Paesi di origine su immigrazione, Sanità e cooperazione internazionale”: è il benvenuto del Prof. Foad Aodi, Fondatore e Presidente dell’Associazione dei Medici di Origine Straniera in Italia (Amsi), Membro della Commissione “Salute Globale” della Federazione Nazionale dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri FNOMCeO e Consigliere della Fondazione dell’Ordine dei Medici di Roma, al nuovo palinsesto di Doctor’s Life, il primo canale per formare e informare i medici italiani e stranieri edito da Adnkronos Salute, in onda sul canale 440 della piattaforma SKY. Il lancio ufficiale è avvenuto recentemente a Roma presso il Palazzo dell’Informazione in Piazza Mastai, alla ricorrenza del 5°anniversario di compleanno di Doctor’s Life. Il canale trasmetterà a partire da settembre talk show, interviste e mini-documentari su argomenti innovativi di carattere scientifico ed erogherà corsi ECM. A riportarlo sono i Membri del Comitato Scientifico Doctor’s Life, introdotti dalla giornalista di Adnkronos Salute Margherita Lopes.
Dopo aver esteso i suoi ringraziamenti al promotore dell’evento, il Cavaliere del Lavoro Giuseppe Pasquale Marra, Aodi riporta dinnanzi ai maggiori esperti nazionali della Sanità, della ricerca e dell’informazione, le significative statistiche di AMSI e avanza le sue proposte: “In Italia 17 mila medici, 37 mila e 200 infermieri, 4000 fisioterapisti, 3.500 farmacisti e 270 psicologi sono di origine straniera provenienti da tutti i continenti. In circa 16 anni – prosegue – abbiamo organizzato più di 440 corsi e convegni di aggiornamento professionale internazionale e interdisciplinare. Chiediamo di dedicare il 30% dei corsi erogati da Doctor’s Life a immigrazione e Sanità, con la finalità di arricchire il bagaglio formativo dei Professionisti della Sanità italiani e di origine straniera, con un aggiornamento continuo sulle patologie emergenti e con una sezione sulle patologie riscontrate dagli immigrati nel corso del loro viaggio. Ci avvaliamo per questo dell’esperienza degli ambulatori AMSI per stranieri, maturata dal 2001, e della nostra rete di oltre 400 Associazioni e Comunità italiane e di origine straniere, che collaborano e aderisco ad Uniti per Unire ed Amsi. Dobbiamo cogliere la grande occasione fornitaci da Doctor’s Life per evidenziare quel filo conduttore che c’è tra medicina, cultura e religione. Va intensificata la prevenzione tra tutti i cittadini, italiani e di origine straniera, con un’attenzione particolare agli adolescenti e ai giovani. Inoltre, va promossa la ricerca scientifica sullo stile di vita, sull’alimentazione e sulle sindromi ansiose e depressive degli immigrati e dei rifugiati. Vanno combattute le cure fai da te, le pratiche illegali come la mutilazione dei genitali femminili (MGF) e va autorizzata a livello nazionale la pratica della circoncisione”.
Segue la proposta dell’europarlamentare Lara Comi, volta alla costituzione di un tavolo di lavoro concentrato sulla ricerca scientifica, attraverso il quale il nostro Paese possa fruire dei fondi europei per la ricerca, alla stregua degli altri Paesi Ue, “semplicemente più capaci di cogliere questa opportunità”. L’europarlamentare ha invitato l’Amsi alla collaborazione, al fine di vigilare sulla circolazione dei medici in Europa e sul riconoscimento dei loro titoli di studio e professionali conseguiti all’estero per ottimizzarli.
“L’Amsi accoglie con entusiasmo questo invito, mettendo a disposizione tutta la sua esperienza in materia di riconoscimento dei titoli di studio”, risponde Aodi. “Occorre vigilare – prosegue il Presidente di Amsi – sulla circolazione in Europa dei medici e degli operatori sanitari. I titoli di studio rilasciati dalle Università devono seguire degli standard di qualità ed essere riconosciuti in maniera uniforme. Molti errori sono stati compiuti in passato creando illusioni sui posti di lavoro, come la strategia attuata dal cancelliere tedesco Angela Merkel, che ha proposto di facilitare l’accesso ai soli rifugiati siriani qualificati in Germania, provocando così la fuga dei Professionisti della Sanità siriani dall’Italia e dagli altri Paesi verso la Germania. Speriamo di contribuire sensibilmente allo scambio socio-sanitario tra tutti i Professionisti della Sanità in Italia, mettendo al centro dell’attenzione il paziente e la solidarietà”. Conclude.
4 allegati