“Lettera a Papa Francesco: insieme in Moschea contro il terrorismo per abbattere i muri della paura e del pregiudizio con un messaggio di pace, di auguri e di solidarietà”
#Cristianinmoschea, Foad Aodi (Co-mai): “Lettera a Papa Francesco: insieme in Moschea contro il terrorismo per abbattere i muri della paura e del pregiudizio con un messaggio di pace, di auguri e di solidarietà”
Più di 1000 tra Associazioni, Comunità e Organizzazioni internazionali aderiscono all’appello di Co-mai e “Uniti per Unire” a Papa Francesco per l’11 e il 12 di settembre
Roma 5 settembre 2016 – “Riponiamo in Papa Francesco la nostra speranza per un rinascimento senza pregiudizi né paura che si costruisce con i mattoni della buona convivenza tra le religioni e le civiltà”: con questa premessa Foad Aodi, Focal Point per l’Integrazione per l’Alleanza delle Civiltà (UNAoC), Presidente delle Comunità del Mondo Arabo in Italia (Co-mai) e del Movimento Internazionale “Uniti per Unire”, invia in data 2 settembre una lettera scritta “con il cuore in mano” a Papa Francesco, in cui chiede al Santo Padre di sostenere l’appello #Cristiani in Moschea, lanciato da Co-mai e Uniti per Unire per l’11 e il 12 di settembre. A sostenere l’appello oltre alle diverse moschee italiane, ci sono più di 1000 tra Comunità e Centri culturali arabi, islamici e di origine straniera in Italia, tra i quali le Comunità arabe italiane, Le Associazioni musulmane d’Italia, il Congresso islamico europeo degli imam e predicatore in Italia, il Consiglio Supremo dell’Islam in Italia (CSI). Tra gli aderenti si aggiungono un gran numero di Associazioni, Federazioni, Istituzioni del Mondo del volontariato, dell’istruzione e della ricerca tra i quali l’Università Telematica Internazionale UNINETTUNO, la Fondazione Migrantes, Avis Roma e la Lega Italiana dei diritti dell’uomo (Lidu).
Il programma consiste in un doppio appuntamento: l’11 e il 12 di settembre le moschee dal Nord a Sud d’Italia (Piemonte – Torino; Emilia Romagna – Bologna, Ravenna e Cesena; Lombardia – Milano e Mantova; Lazio – Roma – Moschea di Marconi; Moschea di Centocelle; Moschea del quartiere Laurentino e Moschea di Ostia Lido; Campania; Marche – Pesaro; Puglia – Bari; Sicilia – Catania; Sardegna) apriranno le loro porte liberamente ai visitatori cristiani, agli osservanti delle diverse fedi e ai laici. L’11 settembre, dalle 17 alle 20, i partecipanti si scambieranno un messaggio di pace per promuovere il dialogo, la conoscenza, la buona convivenza e l’unione contro il terrorismo; il 12 settembre, moschee e luoghi di preghiera resteranno aperti a partire dalle 9.30 per uno scambio di auguri durante la celebrazione della grande Festività musulmana dell’Eid Al Adha. L’elenco completo delle moschee, dei sostenitori e degli aderenti all’iniziativa è in attesa di ulteriori adesioni e sarà divulgato giovedì 8 settembre. L’evento – come spiega il Focal Point – è dedicato a tutte le vittime degli attacchi terroristici e si apre anche con un pensiero di solidarietà rivolto ai familiari delle vittime del terremoto che ha colpito le Regioni italiane dell’Umbria, delle Marche e del Lazio.
“Insieme alle Comunità arabe, alle Associazioni musulmane, alle Comunità di origine straniera, alle Istituzioni e al Mondo dell’istruzione, della ricerca, della sanità e a tutti gli amici del not-for-profit, scriviamo una nuova pagina della storia italiana ed europea”, dichiara Aodi. “Trovando forza dal rispetto reciproco – aggiunge – vogliamo condividere questo momento di festa ma anche di dolore profondo che unisce l’Italia e il mondo arabo. Non si uccide nel nome della religione, ma nel nome del rispetto, dell’amore e della solidarietà si può costruire un futuro migliore. Spero dunque – come ho scritto nella lettera – di abbracciare Papa Francesco assieme a tutti i fratelli musulmani, cristiani e laici, domenica prossima in Moschea”. Conclude.
Santità Papa Francesco,
è con profonda stima e con rispetto altrettanto profondo che mi appello alla Sua veneranda Persona.
In questo momento storico tanto segnato dal terrore che lacera vite e anime per opera di quanti abbiamo definito “gli assassini delle religioni”, Le esprimo in qualità di Focal Point in Italia per l’Alleanza delle Civiltà (UNAoC); delle Comunità del Mondo Arabo in Italia (Co-mai); del Movimento Uniti per Unire, oltre che dalle seicento Federazioni, Unioni, Associazioni e Organizzazioni arabe, musulmane, italiane e di origine che ci sostengono, la mia sincera gratitudine per ogni gesto, per ogni azione o parola che ha ridato all’Occidente e al Mondo arabo e musulmano una nuova forza: quella di non perdere la fede e la speranza in un futuro di pace.
Le Co-mai si riflettono in ogni carezza e abbraccio fisico o virtuale, dolcemente proferito nelle Sue preghiere, rivolto ai nostri fratelli migranti e a tutte le vittime dei conflitti irrisolti. Ancora Grazie, Sua Santità.
Da parte nostra, abbiamo prestato ascolto alle Sue parole e siamo andati avanti con coraggio. La nostra voce si è amplificata nella Sua voce per costruire ogni giorno occasioni di dialogo, per salvare la purezza delle religioni, contro chi cerca di inquinarne e strapparne le radici con una guerra alle religioni, che non ha niente a che vedere con una guerra di religioni.
Seguendo questo orientamento sincero che va oltre i Paesi, le culture, le religioni, i colori e i partiti, abbiamo lanciato l’appello #Musulmaninchiesa, il 31 di luglio, dimostrando che il Mondo musulmano ed arabo condanna fermamente il terrorismo e si associa alla preghiera dei sacerdoti cristiani per le vittime degli attacchi del terrore.
Con successo, oltre 23 mila musulmani in Italia ci hanno sostenuto e si sono recati in chiesa, dando prova che la buona convivenza tra le religioni esiste e va difesa sia in Occidente che nei nostri Paesi di origine. Per questo motivo abbiamo invitato i cristiani che vivono nei Paesi arabi e musulmani a contribuire a costruire dove si trovano, quello che ci auguriamo possa essere un rinascimento senza conflitti e pregiudizi.
Siamo fieri che i membri delle Comunità del Mondo Arabo in Italia e dell’Associazione dei Medici di Origine Straniera in Italia (AMSI) abbiano contribuito a donare il sangue alle vittime dei terremoti che hanno colpito l’Italia, sentendosi dei cittadini italiani a tutti gli effetti e lasciando intendere che siamo tutti figli di una stessa umanità.
Adesso ci rivolgiamo a Lei, Sua Santità, perché sostenga insieme a noi l’appello #Cristianinmoschea che abbiamo lanciato per l’11 di settembre, data di una delle pagine più buie della storia, con l’attentato alle Torri gemelle a New York.
Questa iniziativa che ha trovato l’adesione di tanti mussulmani in Italia attende ora le conferme delle moschee che apriranno le porte ai visitatori cristiani, laici o professanti altri credi, il giorno prima dell’importante festività musulmana dell’Eid.
La visita del cristiani alle moschee in questa data, indurrebbe alla comprensione che il pensiero d’amore supera il pensiero dell’odio, che il dialogo e la conoscenza superano il pregiudizio, che la luce della speranza è molto più forte dell’ombra della paura.
Con il cuore in mano mi rimetto a Lei sperando di poterLa incontrare presto in Moschea, con tutti i fratelli musulmani, cristiani e laici.
Fiducioso nella Sua cortese risposta e nel Suo fondamentale sostegno, Le rivolgo un sorriso oltre ai miei più cari saluti,
Foad Aodi
Focal Point per l’Integrazione in Italia per l’Allenza delle Civiltà UNAoC
Presidente delle Co-mai e Uniti per Unire