ANPI Milano: la caserma Montello e l’accoglienza
Durante il mese di agosto e nei primi giorni di settembre ANPI di zona 8 ha cominciato a manifestare i primi segnali di solidarietà e di benvenuto alle persone che arriveranno alla Caserma Montello.
La riunione di ieri sera presso la sede FIOM di Via Varesina è stata molto partecipata: hanno partecipato singoli cittadini, associazioni e movimenti, qualche partito politico.
Assenti (a meno di nostra svista) rappresentanti delle Istituzioni cittadine, sia del Municipio 8 che del Comune di Milano.
Non ci aspettavamo rappresentanti del Governo.
A questa riunione seguiranno iniziative concrete per mostrare il volto democratico della zona 8 e di tutta Milano, per far trovare a quelli che ci piacerà considerare i nuovi cittadini della zona 8 un quartiere accogliente e solidale.
Abbiamo con piacere saputo che un gruppo di Cittadini (per una zona 8 solidale) ha lanciato una petizione in rete (change.org) dal titolo: “Caserma Montello: no al razzismo, si’ alla solidarietà'”.
Anche loro hanno partecipato ieri alla riunione promossa da ANPI.
E’ emersa da parte della grande maggioranza degli interventi la volontà di interloquire con le Istituzioni Cittadine (Municipio 8 e Comune) e del Governo (Prefettura).
In questo senso deve essere inquadrato il nostro intervento di questa sera in questo spazio.
Istituzioni che fino ad ora non hanno giocato un ruolo propositivo nei confronti dei Cittadini.
Ci chiediamo che senso abbia avuto far cadere nel dimenticatoio una delibera approvata dal Consiglio di Zona 8 proprio sull’utilizzo delle caserme per l’accoglienza e poi durante il mese di agosto, senza prima aver informato e coinvolto i cittadini, far sapere attraverso la stampa della decisione presa.
Sappiamo che non c’entrano né il Municipio 8 né il Comune di Milano in questa decisione, ma non ci si può tirare indietro e scaricare responsabilità su altri. Bisogna pretendere di giocare una parte attiva in questo progetto e non solo recepire decisioni altrui.
Ci chiediamo che senso abbia avuto dare credibilità a certi personaggi trascurando tra l’altro chi nello stesso momento stava manifestando la propria solidarietà alle persone che verranno accolte.
Ci chiediamo che senso abbia continuare a portare avanti l’accoglienza gestendola come un’emergenza senza rendersi conto che i fenomeni migratori non si possono arrestare e continueranno ad interessarci.
Siamo convinti che l’accoglienza debba essere praticata come un valore, e non come una cosa che si è costretti a fare perché non vi sono alternative.
L’accoglienza deve essere fatta, ma deve essere fatta bene.
La Caserma Montello non dovrà essere un ghetto dove le persone saranno rinchiuse, ma dovrà diventare un interscambio di esperienze tra i vecchi e i nuovi cittadini, per permettere a tutte e a tutti di vivere questa esperienza come occasione di arricchimento, senza paure e timori.
Allora chiediamo al Municipio 8:
voi conoscete il progetto? sapete chi gestirà la Caserma Montello? Saranno previsti spazi per le associazioni di volontariato? Chi controllerà che tutto funzioni a dovere? In che modo i cittadini potranno essere coinvolti per evitare che le persone che arriveranno si sentano rinchiuse ed escluse?
Abbiamo progetti importanti che nei prossimi giorni verranno meglio definiti, che a qualcuno potranno sembrare pretenziosi e utopistici.
Ma sarà l’unico modo per abbattere i muri e i pregiudizi.
Invitiamo quindi il Municipio 8 a renderci partecipi nei momenti in cui si discuterà di tutto questo, che speriamo saranno previsti a breve.
Grazie per l’attenzione.
L’Associazione per i Diritti umani vi invita a firmare la petizione che trovate a questo link, grazie: