“Scritture al sociale”: La giornata nazionale per le persone Down
di Patrizia Angelozzi
Domani, 9 ottobre, ricorre la Giornata nazionale per le persone Down: sono previsti eventi, manifestazioni, attività di sensibilizzazione. Non solo per ricordare o evidenziare, importante è fermarsi ed uscire dal pregiudizio, dalla diffidenza di ciò che non conosciamo.
Allo stato attuale, tra leggi e normative, proposte e adeguamenti “l’inclusione” è un tema legato a molte tematiche per diversi settori della società.
La parte straordinaria sta nel riscontrare che attraverso percorsi mirati di fisioterapia, attività riabilitative adottate fin dai primi mesi di vita, la plasticità della parte neurologica vede arrivare conquiste e risultati che gli stessi genitori inizialmente non si aspettano, per vedere i propri figli raggiungere risultati scolastici ambiti come il diploma, la laurea, l’occupazione, l’autonomia di vivere.
L’importanza della famiglia è fondamentale nel sostenere e gestire un figlio che ‘per le sue esigenze’ avrà bisogno di essere accompagnato a scoprire talenti e propensioni.
Diventa possibile tutto questo attraverso il ‘progetto di vita’, definizione di una normativa che vede famiglia-scuola-enti formulare in base alle esigenze del singolo un percorso adatto all’autonomia e alla vita da vivere appieno.
Le famiglie che vivono in questa ottica una realtà di questo tipo, diventano ‘speciali’ per dedizione e cura. Non solo verso un figlio con bisogni speciali, ma aumentando la soglia di attenzione lo stesso nucleo familiare strada facendo, cresce e traduce in significati ‘veri’ l’esistenza e lo stare insieme a beneficio di tutti.
In una attualità sempre più esposta all’apparenza piuttosto che alla sostanza, gli esempi che arrivano da modelli di questo tipo, diventano da assimilare in un quotidiano troppo spesso scontato e frettoloso di un vivere lieve e in corsa verso non si sa bene cosa.
Un cromosoma in più.
Personalmente l’ho trovato dentro famiglie bellissime. Mamme e papà, mogli, mariti, fratelli, sorelle. Attenti a ciò che davvero accade intorno. Dedite ad ascoltare l’altro. In una dimostrazione di amore nei fatti senza troppe indulgenze. Severi e fieri, un mondo, il loro fatto di ‘esempi’ e non di chiacchiere, di entusiasmi e mai di rinunce, di slanci e di passione e non di lamentele. Di sogni realizzati e di quelli che verranno.
Famiglie unite da un progetto comune, che si danno la mano, che si guardano da lontano per arrivare vicino. Le gite, i compiti, le gare sportive, l’arte nei quadri dei pennelli, con i colori tenui e forti. Lo sci, il serf, la piscina, l’andare a cavallo, il trekking, il teatro, la poesia, la musica, la lettura, la scrittura da inventare, calendari per raccontare agli altri. E’ così che la felicità viene data in dote, accade quando l’abbiamo dentro senza distinzione…
Siamo tutti un po’ speciali o almeno vorremmo esserlo.
foto di Costanzo S’Angelo – Occhiomagico, Vasto
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