Waste Land a Calais: la misantropia europea
Nel corso della sessione plenaria del Parlamento europeo dedicata alla situazione a Calais, che si è svolta lo scorso 4 ottobre 2016, Barbara Spinelli è intervenuta dopo la dichiarazione della Commissione, rappresentata dal Commissario europeo per le migrazioni, gli affari interni e la cittadinanza Dimitris Avramopoulos.
«La giungla di Calais, che ho visto, è un Waste Land dove vivono, su 10.000 rifugiati, mille minori non accompagnati», ha detto l’eurodeputata GUE/NGL. «Più della metà potrebbe raggiungere i familiari in Inghilterra: lo prescrive la legge europea. Sia Parigi sia Londra la violano. Solo venti minori hanno potuto avvalersene. Vorrei narrarvi la storia di Raheemullah Oryakhel, quattordici anni, afghano, schiacciato giorni fa da un camion a Calais. Voleva raggiungere legalmente il fratello a Manchester.
Perché tanta misantropia? Vi diranno che è perché i candidati all’Eliseo rincorrono Marine Le Pen. Ma c’è un rifiuto più sostanziale: i rifugiati rappresentano lo 0,2 per cento della popolazione europea, eppure è come se non fossimo capaci d’aggiungere un solo tavolo in una mensa di milioni. I bambini li compiangiamo: ma morti, solo in fotografia e possibilmente lontani da noi».