Giornata mondiale per i Diritti umani 2016
di Patrizia Angelozzi
E’ oggi, la Giornata mondiale per i diritti umani 2016 , e siamo al 68° anniversario .
La Città di Assisi, attraverso il proprio Ufficio per il Sostegno alle Nazioni, e in collaborazione con la Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO (Comitato Giovani), ha coniato e fatto affiggere un manifesto dove è riportato l’articolo 1 di tale dichiarazione in cui si ricorda che “Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti”.
LA DATA, perché il 10 Dicembre
Il 10 dicembre, è stato scelto per ricordare la proclamazione da parte dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite della Dichiarazione universale dei diritti umani, del il 10 dicembre 1948, firmata a Parigi, sancisce ufficialmente i diritti civili, politici, economici, sociali e culturali propri di ogni persona.
Iniziative
Fondazione Palazzo Strozzi e Mercato Centrale Firenze insieme a Amnesty International in con un ampio programma di iniziative nell’ambito della mostra Ai Weiwei Libero aderisce a “Write for Rights”, la maratona mondiale di appelli di Amnesty International, anche quest’anno in favore di persone che stanno subendo violazioni dei diritti umani.“
“Suoniamo i Campanili d’Europa per sostenere i diritti umani”, promossa dal Gruppo Campanari di Arrone, con il sostegno della Federazione Nazionale Suonatori di Campane, che dal nord al sud d’Italia (e del mondo) suoneranno in contemporanea, il 10 dicembre, alle ore 20, quante più campane possibili.
In tutto il mondo vengono organizzati eventi e assegnati due premi: il premio delle Nazioni Unite per i diritti umani, assegnato a New York, e il premio Nobel per la pace, vinto quest’anno dal presidente della Colombia Juan Manuel Santos, assegnato ad Oslo.
Provare a chiamare per nome il proprio figlio 700 volte.
Brividi ad immaginare il freddo che resta dentro, come un’incisione nelle ossa, come un tremore continuo, come la paura, la disperazione, il terrore di essere soli. Lottare avvistando terra, resistere, senza cibo, acqua. Assistere a chi non respira più e resistere. A una madre, un padre, un fratello, un nonno, a chi è più piccolo tenendolo per mano. Sentire ogni secondo dilatato diventare anni, secoli da dover digerire nel tempo. Se mai ce ne sarà.
Provo a chiamare per nome uno dei miei figli 700 volte..ed ho freddo. Ho troppo freddo. stasera come domani, non c’è tempo per dimenticare di restare umani.