“America latina: diritti negati”: cerchiamo vita sulle vie della morte
di Mayra Landaverde
XII Carovana di madri centroamericane.
Come ogni anno il Movimiento Migrante Mesoamericano ha organizzato la Caravana de Madres centroamericanas percorrendo il Messico in cerca dei loro desaparecidos. Donne e uomini di Nicaragua, Messico, Guatemala, Honduras etc . hanno attraversato il Paese fermandosi in 30 città di 11 Stati. Chiapas, Tabasco, Veracruz, Città del Messico…
A Veracruz hanno anche visitato Las Patronas, sono state ricevute in diversi Albergues ( centri di accoglienza ) e parrocchie.
A San Critobal in Chiapas hanno avuto l’opportunità di scambiare esperienze col Comitato Familias Unidas Junax Ko’ Tantik che è formato da famiglie di indigeni e mestizos migranti in cerca di giustizia per i loro cari.
Il 24 Novembre sono state ricevute da un gruppo di senatori in Città del Messico.
La senatrice Layda Sansores ha dichiarato: “ E’ molto più grave il modo in cui in Messico si trattano i migranti perché i migranti di là (negli USA) sono deportati, ni qui li facciamo sparire”.
La Carovana ha chiesto in Senato di applicare la “Legge contro le sparizioni forzate” e la stesura di una legge che offra un visto di transito ai migranti centroamericani che permetta loro viaggiare in sicurezza attraversando il Paese.
Un estratto dal loro comunicato rilasciato alla fine della carovana:
Caravana de Madres de Migrantes Desaparecidos
“Buscando vida en caminos de muerte”
In Memoria di Berta Càceres
15 novembre-3 dicembre 2016-12-11
Nicaragua, El Salvador, Honduras, Guatemala, Messico.
In solidarietà: Italia, Tunisia, Spagna, Stati Uniti, Germania, Marocco, Cono sud.
Dopo un tour di 11 stati, 30 città, 3.800 chilometri, decine di eventi e quattro incontri, la Carovana delle madri dei migranti dispersi “cercare la vita nelle vie della morte” genitori centroamericani alla ricerca dei loro figli scomparsi in Messico, si è conclusa il 3 dicembre sul confine meridionale, dove ha cominciato 18 giorni fa.
La carovana 2016, alla sua dodicesima edizione, ha fatto quattro incontri tra madri e figli e anche tra due sorelle che non si vedevano da 37 anni. Con questo la carovana somma un totale di 269 riunioni di famiglie.
Per la prima volta, quest’anno la carovana ha esplorato le vie del mare, dalla costa di Oaxaca e Chiapas, attraverso Salina Cruz, Puerto Madero e Barra San José. In Juchitan si è fatta una sosta presso la fossa comune che ha ricevuto i corpi di migranti anonimi che muoiono in naufragi nel tentativo di passare i controlli di immigrazione e gli abusi via terra. A Barra San Jose si è reso omaggio ai tre bambini migranti annegati in questa spiaggia nel luglio di quest’anno. Su questa spiaggia la carovana ha ricordato Berta Caceres, al nono mese dall’omicidio dell’ attivista honduregna con un grido per la giustizia e la domanda alle autorità dell’Honduras per una indagine indipendente per ottenere verità e giustizia per il suo caso.
In questo tour siamo stati in grado di vedere di nuovo il marcato aumento della violenza e le violazioni dei diritti umani da quando il governo di Enrique Peña Nieto ha messo in atto il Piano Frontera Sur nel 2014, con il sostegno del governo degli Stati Uniti che ha finanziato la strategia per fermare i flussi migratori di centroamericani . Il Piano Frontera Sur intensifica le misure di controllo, monitoraggio, contenimento e la militarizzazione, e ha costretto i migranti a viaggiare su percorsi più remoti e pericolosi, uguali a quelli percorsi da questa carovana.
I Consoli dell’America centrale nella zona di confine riferiscono che con l’elezione di Donald Trump, è aumentato il flusso di migranti che cercano di unirsi ai propri parenti negli Stati Uniti. Le sue proposte anti-immigrazione, insieme all’ atteggiamento sottomesso e repressivo del governo messicano, lasciano presagire ancor di più le violazioni dei diritti per i migranti centroamericani.
Qui trovate alcuni link sul tema della carovana e alcune associazioni sopranominate:
http://vocesmesoamericanas.org/
https://movimientomigrantemesoamericano.org/2016/12/01/dignificar-los-lugares-de-muerte/