“America latina: diritti negati”: Aggiornamenti sull’Argentina. Intervista a Patricia Ocampo, di Argentinos para la victoria
di Mayra Landaverde
Mesi fa scrivevo su questa stessa rubrica sull’aria neo fascista che tirava in Argentina sotto il governo di Macri. Qualche tempo dopo scrissi un articolo sull’imprigionamento di Milagro Sala.
Oggi le cose non sono per niente migliorate e ci troviamo di nuovo di fronte a un’ondata di forti repressioni.
Il popolo mapuche che lotta per le proprie terre contro una famosa multinazionale, la Benetton Group.
Ho intervistato un’attivista che ci racconterà di questo e della situazione attuale in Argentina.
Lei è Patricia Ocampo e vive in Italia da 5 anni. Fa parte di ApV un’organizzazione internazionale di cittadini argentini.
“…In realtà mi piace dire che vengo dalla Patria grande! Sono in Italia per amore. Qui mi sono sposata e qui è nata mia figlia che ha 2 anni, si chiama Valentina Vittoria. Il primo nome l’ha scelto il papà. E il secondo beh.. è un nome pieno di significati, specialmente politici. La mondialmente famosa e discussa Eva Peron, in un suo discorso ha detto: “Io so, che voi, raccoglierete il mio nome e lo porterete con la bandiera della vittoria!” . In ogni caso, prima della nascita di mia figlia non appartenevo a nessun movimento anche se non ero mai stata indifferente alla politica. Credo che, paradossalmente, il governo di Macri ha creato tanti neo militanti come me!
E’ quasi un anno che faccio parte di APV Argentinos para la Victoria – Provincia 25, organizzazione che unisce gli argentini che vivono all’estero e che fanno questa provincia “virtuale” cui abbiamo dato il posto 25 . In argentina ci sono geograficamente 24 provincie. Ci uniscono tanti ideali, ma abbiamo anche i più diversi pensieri politici, qui ci sono peronistas, socialisti, umanisti, kirchneristas…
Da quest’anno sono la referente per l’Italia. APV si trova in 17 paesi.
Purtroppo la situazione argentina è cambiata di 360 gradi il giorno dopo l’istaurazione del nuovo governo di Mauricio Macri. Parlando degli attacchi alle madres de la plaza de mayo ti posso dire che già nei primi giorni del nuovo governo iniziarono le differenze tra queste e “Las Madres y Abuelas de Plaza de Mayo”, organizzazione internazionale che lotta per i Diritti Umani e che ancora oggi cerca figli e nipoti “desaparecidos”, scomparsi durante la dittatura. 30.000 desaparecidos. Migliaia i morti. Dopo essere stati crudelmente torturati nei centri clandestini di detenzione. Oggi hanno ritrovato 121 figli e nipoti. L’elemento attuale più allarmante è precisamente la ricomparsa della figura del “detenuto politico”, e la prima detenuta è stata Milagro Sala che è anche donna, nera, appartenente ai popoli originari dell’America nativa, ed è anche una militante sociale che non ha fatto altro che rivendicare i diritti all’uguaglianza del suo popolo permettendo alle famiglie di accedere a delle sistemazioni dignitose creando dei centri di aggregazione soprattutto per i bambini di strada. Ha organizzato il suo popolo attraverso delle cooperative, come la Tupac Amaru sostenuta dal governo precedente. Ed è proprio quel rapporto tra la cooperativa di Milagro Sala e il Governo Kirchner che l’ha condannata. Incarcerata da un anno in Argentina si realizzano ancora centinaia di manifestazioni per la sua liberazione. Ricordiamo che sono stati lanciati innumerevoli petizioni per la sua scarcerazione anche al livello internazionale tra cui il Parlamento europeo. Putroppo in Argentina la protesta sociale è vista ora come un crimine e la carcerazione di Milagro è soltanto uno di tanti possibili esempi.
Un governo che ha instaurato la paura, che chiama terroristi alle Madres de Plaza de Mayo per provare di metterle in carcere, un governo che chiama terroristi agli stranieri che vendono per strada. E’ un governo con una chiara politica contro i diritti umani. Si vede ancora con i mapuches e lascia chiara la sua posizione, difendere gli interessi economici, non umani. Dove i diritti delle persone non contano. Questo governo ha preso in considerazione soltanto le richieste di Benetton nel caso dei mapuches ma anche di altre compagnie spesso straniere. Benetton è una delle compagnie internazionali che usufruisce in maniera illegittima di estensioni sproporzionate di terre nella patagonia argentina rubando i luoghi dei mapuches senza un minimo rispetto delle comunità che lì vivono, da millenni. I mapuches sono stati repressi fortemente da parte della gendarmeria nazionale e della polizia provinciale dove sono stati vittime donne uomini e bambini di spari con proiettili di gomma. Tutto questo accaduto nel mese di dicembre dell’anno scorso nella regione di Chubut. Inutile dire che nonostante l’immediata mobilitazione al riguardo sono stati oscurati nei media principali questi vergognosi fatti.
Purtroppo pare che la repressione sia il modo in cui opera questo governo. Instaurare la paura , creare uno stato di psicosi, dove la gente è costretta a guardare e non parlare, non opinare… a restare zitti, immobili e piano piano abituarsi alla violenza sull’ altro. In Argentina è molto conosciuta una frase che tutti ripetevano al riguardo dei desaparecidos della dittattura : “avrà fatto qualcosa”. Il tutto per giustificare le scomparse quotidiane di giovani uomini e donne.
Come vedo il futuro dell’ Argentina? Vedo un popolo stanco, ma pronto a difendersi nonostante la fatica del momento, perche il governo ha rotto in un pochissimo tempo i tanti diritti rivendicati dopo un lungo lavoro consolidato nel governo kirchnerista. Un governo che può o no piacere ma che ha ridato al popolo una nuova consapevolezza del potere che ha. Ha potenziato i cittadini, spingendoli ad una cittadinanza attiva. Per cui, non credo che il popolo nelle prossime elezioni voti ancora per un modello neoliberale. Noi da ApV- P25 stiamo lavorando per fare dei cittadini argentini all’ estero una nuova forza politica visto che è e sarà sempre la nostra madre patria.”
Qui sotto dei link utili per sapere di più sul lavoro di ApV.
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Sito web: ApVProvincia25.org
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