“America latina: diritti negati”: orgoglio messicano! Le risposte anti Trump
di Mayra Landaverde
Ma quanto siamo messicani in questi giorni. Tutti col sombrero a mangiare tacos. Tutti a far vedere quanto amiamo la nostra patria. Che orgoglio!
Si, che orgoglio fasullo, ipocrita. Sembrerebbe che da qualche mese il nostro maggior problema sia Donald Trump. Non è più il governo corrotto, non sono più i sindaci che danno acqua invece che medicinali contro il cancro ai bambini malati, non è più il narcotraffico. E’ lui il nemico.
Ma io me lo ricordo molto bene l’apertura del primo McDonald’s nella mia città, del primo KFC, dei primi Starbucks perché, diciamoci la verità, a noi piace un sacco fare i gringos. E mangiare tutte le loro schifezze a prezzi ben lontani dalle possibilità di una famiglia media messicana.
L’ultima volta che sono stata in Messico una mia cugina andava matta per Starbucks e il loro caffè. Lo capite, caffè di Starbucks?! In Messico! Noi che insieme al Brasile alla Colombia abbiamo il miglior caffè del mondo… Andavamo a spendere delle cifre assurde per un bicchierone di acqua marrone.
Andiamo tutti in giro a farci vedere coi nostri vestitini di marca made in USA (probabilmente fatti da mani messicane in territorio messicano).
Stiamo tutti lì a guardare il Super Bowl anche senza capire niente.
Ecco perché trovo fasullo questo orgoglio perché quando era ora di indignarsi veramente non ha aperto bocca quasi nessuno. Perché agli Stati Uniti più di una volta abbiamo offerto il nostro Paese come fosse il loro parco giochi, perché per le donne ammazzate in territorio statunitense e poi gettate in Cd. Juarez nessuno parla più.
Questo orgoglio è ipocrita perché nessuno parla degli accordi che il Messico farà con Trump trattando i migranti centroamericani come fossero una moneta di scambio.
Per le dichiarazioni del nuovo presidente degli Stati Uniti si è scatenata una serie di risposte soprattutto nelle reti sociali. Alcune chiamano al boicottaggio di prodotti statunitensi, che non sarebbe male come idea anche se nella pratica, la vedo proprio dura, ricordiamo che dalla firma del TLCAN il nostro già povero mercato messicano è stato invaso da prodotti statunitensi.
Io capisco a tutti i miei connazionali che s’indignano e postano ogni cinque minuti memes contro Trump ma non basta. Per far diventare questo orgoglio qualcosa di vero e di utile bisogna andare avanti e appoggiare sul serio e per un lungo periodo ( non solo questi giorni che va tanto di moda) gli agricoltori, contadini, commercianti messicani che lavorano la nostra terra.
Vi propongo una serie di video che ho trovato creativi e con un bel messaggio che arrivano da diverse parti del mondo.
Questo è un bellissimo documentario fatto da ragazzi uruguaiani:
Questo è uno spot pubblicitario (ecco dov’è la fregatura) che però io trovo coraggioso .Un po’ strappalacrime ma con un bel messaggio alla fine.
E chi dica che i nordici non hanno sense of humor… questo video è favoloso.