“Stay human: Africa”: migrazioni Africa-Italia
di Veronica Tedeschi
La cartina sottostante è stata estrapolata dal sito www.unhcr.it che aggiorna e monitora, ora per ora, il numero di arrivi, le nazionalità degli immigrati e tutto ciò che concerne lo stato attuale dell’immigrazione. La situazione è chiaramente molto grave, da gennaio 2017 gli arrivi sulle coste europee sono stati 10.991, un numero spaventoso considerando l’attuale situazione dell’accoglienza europea.
Facendo un piccolo focus sull’Italia, gli arrivi sono ben 9.328.
Le nazionalità degli immigrati,come possiamo vedere dalla seconda immagine, sono per lo più africane. In ordine troviamo Nigeria, Eritrea, Guinea, Costa d’avorio, Gambia, Senegal, Mali, Sudan e Somalia.
Perché si emigra?
Nigeria: Situazione precaria a causa della crisi economica in atto. Incremento delle attività criminali e dei sequestri di persona. Boko Haram, i cui attacchi terroristici sono oggi concentrati nel nord-est del Paese, starebbe pianificando di allargare le proprie azioni all’intero Paese, compresa la capitale e la città di Lagos. Sebbene i maggiori attacchi terroristici si siano verificati negli Stati di Borno, Yobe, Adamawa e Gombe States, recenti gravi attentati con attacchi-bomba sucidi si sono registrati anche nelle città di Jos (Plateau State), Kano (Kano State) e Zaria (Stato di Kaduna). In passato, attentati hanno colpito anche i luoghi di culto e luoghi pubblici affollati come mercati e stazioni degli autobus.
Instabilità politica e terrorismo.
Eritrea: Disagi e combattimenti nelle zone di confine con l’Etiopia, con la quale persiste una situazione di instabilità. Crescente povertà in tutto il Paese con conseguente aumento della criminalità. Ai cittadini sono state distribuite armi di difesa, vista la situazione del Paese e questo provoca tra i civili paura e non tranquillità.
Instabilità e povertà.
Guinea: Conclusa l’emergenza ebola, non può ritenersi eliminato il rischio di trasmissione di malattie, anche mortali. Le condizioni della popolazione rimangono precarie alimentando tensioni sociali, che si manifestano anche con scontri.
Crescita della criminalità e della povertà.
Instabilità e povertà.
Costa d’Avorio: La sicurezza rimane precaria in tutto il paese, sia a livello di terrorismo che di povertà, a causa della presenza di bande armate jihadiste. Povertà persistente.
Terrorismo e povertà.
Gambia: Il Gambia sta vivendo un periodo, che sembra si stia concludendo, di vero cambiamento. Il presidente Jammeh, dopo 22 anni di potere, ha perso le elezioni e si è conquistato la nomina di leader spietato non curante del rispetto dei diritti umani dei suoi cittadini. Dopo diverse intimidazioni, anche da parte del presidente senegalese, Jammeh si è arreso e ha lasciato il posto al nuovo presidente eletto Barrow.
Instabilità politica e anni di repressione da parte del governo.
Senegal: Il Senegal è uno stato che personalmente adoro ma che è ricco di povertà. Lo stacco tra la città e la povertà è ben evidente in tutto il territorio. Inoltre, nella bellissima regione meridionale della Casamance, compresa fra Gambia e Guinea Bissau, si trascinano gli effetti di un trentennale conflitto di matrice indipendentista. Saltuariamente si verificano scontri armati tra forze di sicurezza senegalesi e ribelli.
Povertà e disagi.
Mali: Presenza conclamata di gruppi terroristici in tutto il Paese che porta ad un quadro di sicurezza estremamente critico. Tutto lo stato è a rischio e la Farnesina consiglia anche alle imprese italiane operanti sul territorio una momentanea sospensione delle attività. Altamente sconsigliato anche il turismo, considerato il divieto a fotografare e filmare luoghi d’importanza militare o religiosa.
Terrorismo, disagi e instabilità.
Sudan: Tensione in tutto il paese a causa del clima di austerità imposto dal governo. Stato di emergenza conclamato e permanenza della situazione di crisi a livello di sicurezza. Sono ancora possibili sequestri di persona o scontri in piazza, il tutto anche a danno di operatori umanitari.
Instabilità e disagi.
Somalia: Nonostante l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica Somala, Hassan Sheikh Mohamud nel 2012 e la liberazione, da parte delle truppe dell’African Union Mission to Somalia (AMISOM) e delle Forze di Sicurezza Somale delle principali città della Somalia centro-meridionale, tra cui Chisimaio, la situazione nel Paese resta instabile, specie nell’ambito della sicurezza. Si verificano attacchi terroristici sia nel paese che nei paesi confinanti come, per esempio, in Kenya. Il tutto porta ad una situazione di instabilità politica, aumento della criminalità e della povertà.
Terrorismo e disagi.
Questo articolo vuole elencare sinteticamente le cause dell’aumento dei flussi migratori provenienti dall’Africa.
Non vuole essere esaustivo ma vuole essere il punto di partenza per un ragionamento su noi stessi e sulla valutazione di quanto sta accadendo in questi ultimi anni.