di Patrizia Angelozzi
TERREMOTO: Il sindaco di una città umbra annuncia che le prime venti casette in legno verranno assegnate ai cittadini con un sorteggio: ci sono troppe domande.
SOCIALE:.. il Servizio Politiche per la Casa effettuerà il sorteggio per l’abbinamento di 101 alloggi di edilizia residenziale pubblica.
Troppe richieste
Trovarsi in uno stato di calamità per una strana sorte e restare vivi perché la “stessa” ce lo permette , ha il sapore di una roulotte russa, accade cosi che mentre una vita continua un’altra che non resiste.. ci lascia.
Fin dall’antica Grecia il sorteggio era una modalità che vantava il titolo di “nobiltà ” inteso come strumento di democrazia.
Quello stesso che oggi viene usato a “random” senza troppa equità. Bisogni,urgenze, necessità assegnate nel labirinto delle soluzioni al caso.
Nel mentre le persone annaspano, vivono a singhiozzo, superano voragini nel tentativo di sopravvivere.
Eppure vogliamo vivere ed insegnare a vivere, credere di poter aspettare “domani” senza che un annuncio al Tg passi velocemente da una tragedia con toni irrisori alla cronaca rosa proponendoci modelli di cartapesta.
Non ci resta che piangere, era il titolo di un bellissimo film di Troisi…nessuno vuole morire “per caso”, in questa attualità svantaggiata troppe persone stanno aspettando di essere riconosciute senza gossip o clamore
Basterebbe la giusta attenzione.